CIAMBELLE
É un dato di fatto che negli ultimi decenni oltre a varie rivoluzioni politiche, culturali ed economiche, ci sia stato un lento ma inesorabile stravolgimento della lingua corrente e del lessico in generale. Si è creata a tutti gli effetti una vera e propria neolingua. Sono state coniate parole e termini nuovi di zecca. E le parole preesistenti sono state svuotate del loro significato originario se non, appunto, stravolte.
E quindi certi termini, certi modi di dire esprimono oggigiorno un significato diametralmente opposto a quello che potevano esprimere tempo fa.
Facciamo l’esempio del termine: “Volere è potere.”
Fino a qualche anno fa ciò stava a significare che con la forza di volontà e col sacrificio chiunque sarebbe stato in grado di centrare gli obiettivi prefissati.
Invece oggigiorno questo modo di dire ha totalmente assunto un altro significato. In pratica si vuole veicolare il messaggio che basta unicamente volere o desiderare una cosa per ottenerla immediatamente.
L’esempio più eclatante di questo ribaltamento di significato è la cosiddetta “fluidità di genere”, ovvero quella sorta di aberrazione linguistica-ideologica coniata e veicolata dalla lobby globalista LGBTQ.
In pratica chiunque avrebbe il diritto inalienabile di condurre una vita pubblica e sessuale a prescindere dal proprio sesso biologico. Quindi bypassando i cromosomi che ci appartengono dalla nascita, e che ci distinguono gli uni dagli altri infallibilmente, qualsiasi uomo biologico può sentirsi autorizzato dalla società a percepirsi come donna. Con tutte le conseguenze e le implicazioni del caso. Ugualmente dicasi per la donna che si percepisce uomo.
Va da sé che tali nuovi paradigmi abbiano dato vita a delle situazioni assurde, ridicole se non propriamente grottesche.
Come per esempio gli svariati casi di atleti maschi, vere e proprie schiappe nelle loro rispettive discipline sportive, ma che dichiarandosi donne o almeno transessuali hanno ottenuto l’autorizzazione a competere nelle competizioni sportive preposte alle atlete di sesso femminile. E indovinate un po? Come per miracolo delle nullità atletiche maschili si sono trasformate in vere e proprie fuoriclasse in campo femminile. Anche nel campo di discipline come boxe, kick boxing, full contact etc. etc. Immaginate i corpi e i volti delle atlete femminili alla fine dei combattimenti. Letteralmente massacrate dalle loro “avversarie” col testosterone a mille. Ma colpisce (è il caso di dirlo!) un fatto. E che cioè a tal riguardo non mi pare ci sia stata un’imponente levata di scudi da parte delle vestali di Michela Murgia, dalle “scarpette rosse”, dalle intransigenti guerriere del movimento Me Too e da tutti coloro che denunciano la violenza sulle donne senza se e senza ma.
Però è interessante notare di come le dinamiche tragicomiche di cui sopra si possano adattare alla geopolitica ed in particolar modo al conflitto bellico che si sta svolgendo attualmente in Ucraina.
Infatti par di capire che gli Stati Uniti non riescano ancora a capacitarsi del fatto che la guerra nell’est Europa non stia procedendo secondo i loro desiderata.
E questo sconcerto può solo essere giustificato dal fatto che gli USA sono la patria della follia gender. Una follia, come detto prima, che permette a chiunque di ribaltare e distorcere la realtà. E quindi se un uomo può percepirsi come donna, specularmente un Paese può percepirsi come invincibile, paladino del Bene ed esportatore di democrazia. Anche se ciò è totalmente avulso dalla realtà. E se USA e NATO erano aduse a guerreggiare vincendo facile, come i trans nelle competizioni femminili, stavolta clamorosamente si sono trovati a misurarsi con un avversario dello stesso livello se non superiore.
Ugualmente si sa che due uomini e due donne, pur accoppiandosi, non sono in grado di procreare. Quindi questo “trascurabile” ostacolo viene aggirato facendo concepire i figli per procura, utilizzando il cosiddetto utero in affitto. Similmente Washington, non potendo affrontare Il Cremlino vis a vis, sta mandando avanti una guerra per procura utilizzando l’Ucraina come un enorme utero che dal 24 Febbraio del 2022 non ha mai cessato di sfornare i suoi figli destinati, ahinoi, a soccombere quale carne da cannone.
Ma c’è un’altra dinamica che ha lasciato sconcertati USA ed Europa. E cioè il fatto che nonostante il dissanguamento in denaro e armamenti in favore dell’Ucraina quest’ultima in un anno e mezzo non solo non è riuscita a ricacciare i russi tra i loro confini ma ha continuato inesorabilmente a perdere ingenti porzioni di territorio. E anche quà bisognerebbe dire allo Zio Sam e ai suoi vassalli:”Benvenuti nel mondo reale!”. Perché se per procreare non si può fare a meno di un uomo e una donna, ugualmente per mandare avanti una guerra oltre alle munizioni e alle armi servono anche gli uomini. E purtroppo, come detto prima, l’Ucraina sta estinguendo almeno due generazioni dei suoi figli all’interno di un tragico e insensato tritacarne. Talmente insensato che pare non si riescano più a trovare mercenari disposti a morire per Zelensky. Perché un conto è combattere sapendo di avere un’aspettativa di successo almeno del 50%. Un conto è andare in prima linea come vittima sacrificale per la NATO. I mercenari possono essere cattivi, spietati e senza scrupoli. Ma non fessi.
Quindi concludendo, partendo dal fatto che gli yankees siano gli inventori dei famosi donuts, si potrebbe dire che in Ucraina “Non tutte le ciambelle escono col buco!”.
Alessio Paolo Morrone
Lascia un commento