MACRON APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER IL PARLAMENTO EUROPEO IN CASA DEGLI ITALIANI, GRAZIE AL CANONE DELLA TV PUBBLICA.

A Fabio Fazio, i vari robertosaviani non bastano più. E’ chiaro che dalle parti del dicastero Rai della dottrina della fede (cioè le trasmissioni che devono influenzare ,formare, plasmare, o se vogliamo usare un solo verbo manipolare l’opinione pubblica secondo i canoni del politicamente corretto e della ortodossia euroatlantista), bisognava alzare il tiro contro il governo gialloverde, segnatamente contro il ministro e vice premier Matteo Salvini “razzista e fascista”, e contro il suo esatto omologo Luigi Di Maio reo di aver osato dare del neocolonialista alla Francia.

Domenica – si legge in un comunicato– Che tempo che fa ha l’onore di intervistare il presidente della Repubblica francese”. Si badi bene : l’onore….

Non aspettiamo assolutamente con trepidazione o curiosità l’adorante contemplazione di Fabio Fazio dell’ammaccato enfant prodige dell’eurocrazia, cogliamo il nesso con la manifestazione antirazzista di oggi, sappiamo benissimo che cosa si diranno (anzi già si sono detti, il tutto è stato rispettosamente e con immensa gratitudine registrato all’Eliseo, figurati se Emmanuel Macron si scomodava). Non crediamo che il mai sopra le righe Fazio userà un inginocchiatoio, ma il senso sarà quello : offrire a monsieur le President un pulpito da cui insegnare agli italiani quale sia il loro posto, come si sta al mondo, come va il mondo.

Dirà che Italia e Francia hanno straordinari legami (la famiglia latina , Leonardo che dipinge la Gioconda in Francia, nozionismo liceale vario). E tacerà delle ruberie e massacri tanto di Napoleone quanto degli stupratori marocchini al soldo di De Gaulle nel 1944, nonché degli sconfinamenti dei gendarmi francesi per riportare in Italia gli immigrati clandestini.

Affermerà che l’Europa non può sopravvivere senza che Italia e Francia si vogliano tanto bene. E tacerà che da sempre, questa costruzione sostanzialmente artificiosa serve solo all’asse franco-tedesco, come d’altronde ribadito nel protocollo di Aquisgrana di circa un mese fa.

Ribadirà con forza che il franco CFA è uno straordinario aiuto alle economie delle ex colonie, e che in Libia la Francia vuole solo lavorare per la pace. E tacerà che proprio mentre telefonava al Quirinale per chiedere la delegittimazione in politica estera di Salvini e Di Maio, nella Libia del sud piovevano le sue bombe.

Ma soprattutto affermerà, dinanzi a Fazio annuente con ammirazione, che l’Europa va salvata dal razzismo, dall’intolleranza, dai neofascismi, dalla “lebbra populista” e dalle derive sovraniste. E tacerà dei suoi pretoriani che distruggono gli occhi dei manifestanti con micidiali proiettili di gomma, o che fanno inginocchiare decine di studenti.

La campagna elettorale per il parlamento europeo è iniziata, aperta in Italia da Macron e Fazio grazie al canone radiotelevisivo che il governo di Renzi fece addebitare sulle nostre bollette elettriche, e che consente al comprensibilmente sempre giulivo Fabio Fazio, compensi stratosferici.

Tout bien, Madame la Marquise ! 

A.Martino

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