PUTIN: “LA RUSSIA È PIÙ UNITA CHE MAI”

Era il febbraio del 2022 quando in occidente, a seguito dell’intervento diretto della Russia nella  guerra in Donbass, iniziarono una serie infinita di congetture riguardo la salute del Presidente Putin.

Da subito, quasi tutti i giornali, titolarono: “E’ molto malato, gli restano pochi mesi di vita“.

Poi si sbizzarrirono nelle ipotesi che sono arrivate fino ai giorni nostri: “Putin è affetto da un grave tumore alla tiroide”; e ancora “è diabetico”; “ha il morbo di Parkinson in fase iniziale che presto lo porterà alla demenza”; “ha problemi alla colonna vertebrale a causa di una caduta da cavallo, peggiorati da un infortunio occorso mentre giocava ad hockey”; “ha la leucemia galoppante”; e dulcis in fundo, “ha la sindrome di Asperger”.

Poi ci hanno infarcito di notizie riguardo:

  • Il fallimento dell’economia russa che sarebbe dovuto avvenire già un anno fa;
  • L’anarchia e l’impreparazione dell’esercito russo;
  • L’infallibilità della controffensiva russa;
  • Il dissenso crescente all’interno della Russia verso Putin;
  • Il Colpo di Stato della Wagner che si è risolto in poche ore in un nulla di fatto.

Nel mentre, però, in tutti questi mesi:

  • la Gran Bretagna ha mandato a casa 2 Premier (Boris Johnson e Liz Truss) ed ha assistito alla morte della Regina Elisabetta II;
  • L’Italia ha visto la caduta di Mario Draghi e la morte di Silvio Berlusconi;
  • La Francia ha subito una settimana di guerra civile a causa della morte di Nael, un diciassettenne di Nanterre, ucciso  da un poliziotto.

E pensare che tutti costoro, secondo i nostri professionisti dell’informazione, stavano meglio del Presidente Putin, sia in salute che politicamente ed invece …

Oggi, poi, la critica dei “sopracigli alzati” se l’è presa con Raisa, una bambina di Derbent, colpevole di essersi molto dispiaciuta per non aver potuto incontrare il Presidente durante la recente visita dello “Zar” alla sua città.

Dispiacere, quest’ultimo, che gli ha fatto scendere addirittura un lacrimone prontamente ripreso dalla TV pubblica russa e che ha commosso lo stesso Putin, a tal punto da convincerlo a concedergli un incontro, al Cremlino, insieme a i suoi genitori.

Omaggio floreale presidenziale, a favor di camera, sia per la piccola che per la madre ed è stata, da noi, subito maldicenza: Non è vero niente! È tutta una montatura!

Eppure, solo qualche giorno fa, le scene viste in Daghestan, sono abbastanza eloquenti: il popolo è con Putin. Dunque perché dubitare circa le sue affermazioni rilasciate all’organizzazione della cooperazione di Shangai?

“la Russia” è veramente “più unita che mai” e questo, anche e soprattutto, grazie alla nostra capacità di compattare un Paese verso il quale, negli ultimi anni, gli atti ostili sono stati innumerevoli: dalle sanzioni, alla contestazione del vaccino Sputnik, passando dall’allargamento della NATO.

Lorenzo Valloreja

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