GIGGINO L’INVIATO!

Da anni, in Italia e i Europa, ci si sciacqua la bocca con la cosiddetta meritocrazia.

In tutte le scuole del  continente, questo termine, è diventato un mantra, salvo poi far assistere gli studenti a scene poco lusinghiere come la nomina di Luigi Di Maio, ex Capo Politico dei 5Stelle, a “Inviato speciale dell’UE per il Golfo Persico”.

Quest’incarico, infatti, garantirà all’Ex Ministro degli Esteri, minimo 21 mensilità da 12mila euro netti cadauno; eppure, “Giggino”, non è più parlamentare: il suo partito, creato in fretta e furia per le ultime elezioni politiche, ha raccolto solo lo 0,6% dei voti; e quando ha rivestito incarichi pubblici non ha mai brillato per acume o preparazione: Non sapeva che il Presidente della Cina si chiama Xi Jinping ed era convinto che fosse Ping; Pensava che Pinochet fosse stato un dittatore venezuelano; Ha definito la Francia una democrazia millenaria mentre ha solo poco più di 200 anni; Era convinto che Matera fosse in Puglia; Ha confuso la Slovenia con la Slovacchia.

Insomma Luigi Di Maio non ha mai avuto né  i voti di Andreotti, né la preparazione di Henry Kissinger, eppure tanto è bastato per far scrivere ufficialmente allo spagnolo Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri: << In quanto ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio ha il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo … gli ampi contatti con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato >>.

E poi ci si stupisce se la gente è disinnamorata della politica …

Ma così che esempio diamo ai nostri figli?

Ha senso impegnarsi, studiare, faticare, se poi taluni posti spettano sempre e solo agli amici degli amici???

Certo, il buon Giggino non è solo in questo ripescaggio, già in passato, infatti, abbiamo assistito a nomine il cui scopo era solo quello del ripescaggio.

Persino il nostro attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  divenne Presidente, per la prima volta, nel lontano 2015, pur non essendo all’epoca parlamentare: non era più deputato dal 2009 e nel 2011 fu eletto in seduta comune dalle Camere quale Giudice della Corte Costituzionale.

Detto questo, però, una cosa è evidente, che non tutto il male viene per nuocere.

Infatti, L’UE, con la nomina di Di Maio, ha dimostrato di essere di gran lunga peggiore dell’Italia.

Dunque, quand’è che usciamo da questa Europa???  

Lorenzo Valloreja   

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