ALEXANDR DUGIN: “MIA FIGLIA DARYA E TATARSKY MORTI DALLA PARTE DI DIO NELLA GUERRA CONTRO SATANA”

Giorni fa, Alexandr Dugin ha pubblicato sui social una foto (fino ad allora non erano molto diffuse immagini del genere) di sua figlia Darya in compagnia amichevole del blogger militare Vladlen Tatarsky (nome di battaglia, sarebbe il caso di dire, di Maxim Fomin). Se si aggiunge che al funerale dello stesso, morto in un attentato in un locale di San Pietroburgo, è intervenuto anche Prigozhin (vertice “societario” del gruppo Wagner) che sarebbe accreditato come machiavellico fruitore dell’eliminazione dell’ “estremista” Tatarsky, ci si rende conto di come le fisiologiche rivalità e gelosie, e concorrenti ambizioni in un dopo Putin, siano abbastanza relative, e tutto sommato i nemici dei patrioti russi sono semplicemente e con discreta ovvietà, l’ Occidente e l’Ucraina con i loro servizi segreti. Anche le indagini, a meno che non si creda nel puro e semplice perseguimento di capri espiatori, sono in fondo in questa direzione tanto per l’una che per l’altro.

Ecco il post del professor Dugin: un po’ polemico verso i “propagandisti a tariffa”, ma convinto che questa sia una guerra metafisicamente motivata; il Male contro il Bene, anzi Dio contro il Diavolo. “Colpiscono lo spirito, il pensiero, l’onestà, la sincerità, il futuro, l’amore. Non toccano i propagandisti a tariffa, uccidono coloro che stanno veramente dalla parte di Dio, dello Spirito, della Russia. […]
Noi non conosciamo il nostro valore. Diamo grande valore alle cose di poco conto, crediamo ai chiacchieroni, ci prostriamo davanti alle autorità, ma non abbiamo idea dei veri tesori del nostro Paese, dei veri eroi del nostro popolo. Vladlen era un vero uomo russo. Vladlen Tatarsky è un cristiano. La gioia della feccia dall’altra parte, il cinismo dell’Occidente: tutto questo è familiare e prevedibile. Ma coloro che in Russia […] non capiscono che Vladlen è morto proprio per noi, per lui, per lei, per voi, al posto vostro, semplicemente non sono persone russe. Gli eroi muoiono perché il popolo viva. […]
Questa è la guerra del diavolo contro Dio. Stiamo combattendo questa guerra contro il diavolo
.”

A. Martino

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