IL DALAI LAMA CHIEDE A UN BAMBINO DI “SUCCHIARGLI LA LINGUA”, MA NON PARTE LA GRANCASSA DEL “PRETE PEDOFILO”

Pensate un po’ se lo avesse fatto, e ne fosse stato immortalato a uso e consumo della Rete, Papa Francesco, o anche un semplice vescovo anzi prete. Ma anche un qualsiasi docente etc., non avrebbe certo continuato a stare al suo posto di lavoro.

Sarebbe stata, più o meno, la fine del mondo, nel caso del primo. E invece, se a fare una “proposta indecente” anzi molto indecente è il Dalai Lama, icona del mondialismo in vena di spiritualità più o meno new age, orientale e comunque, l’importante è che sia non cristiana, la stampa main stream ci fa una risata sopra. Gli adepti convertiti (probabilmente pure apostati, quindi) Sabina Guzzanti o Roberto Baggio (ma come dimenticare oltre Oceano il vecchio divo hollywoodiano Richard Gere?) possono stare tranquilli, il loro capo spirituale scherzava, e se non scherzava, vabbè, è una persona anziana, inizia a essere un pochino confuso…

Sta di fatto che secondo l’ ANSA del 10 aprile che integralmente riporto, il Dalai Lama, avrebbe chiesto a un bambino di “succhiargli la lingua”. Il fatto però, risalirebbe alla fine di febbraio, e solo nei giorni di Pasqua è emerso sui socials.

Il Dalai Lama si è scusato dopo la pubblicazione sui social di un filmato che lo ritrae mentre bacia un ragazzo sulle labbra e gli chiede di “succhiargli la lingua”.

L’ufficio del leader spirituale tibetano ha dichiarato di volersi scusare con il ragazzo e la sua famiglia “per il dolore che le sue parole possono aver causato”.

 “Sua Santità desidera scusarsi con il bambino e la sua famiglia, oltre che con i suoi numerosi amici in tutto il mondo, per il dolore che le sue parole possono aver causato”, si legge in una dichiarazione pubblicata su Twitter ufficiale, come riportano i media internazionali. “Sua Santità prende spesso in giro le persone che incontra in modo innocente e scherzoso, anche in pubblico e davanti alle telecamere. Si rammarica di questo incidente”, prosegue il messaggio.”

Anche la pedofilia è una questione soggettiva? C’è pedofilo e pedofilo?  

A. Martino

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