AGLIO, FRAVAGLIO, “NATO” CANUN QUAGLIO!
Indubbiamente la NATO porta sfiga, infatti, la bellissima Sanna Marin – nonostante il veto tolto dalla Turchia all’ingresso del Paese Scandinavo nel Patto Atlantico a ridosso della campagna elettorale che avrebbe dovuto segnare la volata dei socialdemocratici, già al Governo e fautori dell’appoggio incondizionato all’Ucraina – è stata defenestrata in malo modo dalla guida del proprio Paese.
Per lei, paladina dell’immigrazione, dell’europeismo e dell’ambientalismo, solo un misero III posto dietro la formazione populista e conservatrice dei “Veri Finlandesi”, partito euroscettico che tutela le tradizioni e l’estrazione della torba.
È lo stesso film già visto in Francia dove i “macronisti” hanno dovuto fare i conti con la travolgente avanzata, nel giugno scorso, della Le Pen: in seno all’Assemblée Nationale de France, infatti, “En Marche” e gli altri sodali, sono rimasti sotto la soglia della maggioranza assoluta per ben 44 deputati.
Stessa cosa accaduta in Gran Bretagna, o meglio medesimo destino per il Capo del Governo di quel Paese, Boris Johnson, il quale è stato cacciato in malo modo da Downing Street, non per vie elettorali quanto per scandali e scandaletti vari, proprio nel periodo in cui Londra più si è impegnata nel fronte atlantista.
A questo punto due sono le ipotesi:
- O il consenso elettorale di questi signori, tanto declamato da certa stampa, è solo una farsa;
- O la ragione, Dio e la storia, non è con loro;
Al Governo Meloni l’ardua sentenza per eventuali correttivi.
Lorenzo Valloreja
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