EUROPEICIDIO
Si è da poco conclusa la stucchevole ricorrenza dell’8 Marzo con i propri cascami ipocriti e ideologici. E come nelle svariate “giornate della memoria” si tromboneggia in lungo e in largo sul ruolo della donna nella società, sulla parità di genere, sull’uguaglianza, l’inclusività e blah blah blah…
E tra tante chiacchiere non si può non tirare in ballo il ricorrente argomento del cosiddetto “femminicidio”. Un termine che personalmente mi crea delle eruzioni cutanee al solo sentirlo nominare poiché è uno dei prodotti più stupidi e folli della neolingua politicamente corretta. Il femminicidio veicolerebbe un concetto per il quale possano esistere omicidi di serie A e omicidi di serie B. In pratica l’omicidio perpetrato da un uomo nei confronti di una donna sarebbe più grave di quello di una donna nei confronti di un uomo. Alla faccia della tanto decantata “uguaglianza”… Ma poi, pensando ai parametri LGBTQ, mi chiedo:”E se il marito, nell’atto di uccidere la moglie, si fosse sentito donna? Come la mettiamo?”
Scherzi a parte è indubbio che negli ultimi decenni la cronaca nera ci informa quasi quotidianamente di fatti riguardanti storie d’amore, o presunte tali, che finiscono in modo tragico e con dettagli agghiaccianti. C’è da rimanere sconcertati di quante relazioni sentimentali nate sotto i migliori auspici si rivelino, col tempo, malate e “tossiche”.
E sembra incredibile ma nel mondo esistono tantissime persone che riescono a convivere per anni e anni con un partner possessivo, morboso, perverso e violento. E nonostante ciò la vittima riesce sempre a trovare giustificazioni ed attenuanti nei comportamenti del proprio carnefice.
Ma vediamo di come queste dinamiche che riguardano i rapporti umani si possano perfettamente proiettare in ambito geopolitico. In particolar modo i rapporti che intercorrono tra gli USA e l’Europa da quasi 80 anni.
Come tutti sanno il secondo conflitto mondiale si concluse nel 1945,e proprio nello stesso anno nella città di Yalta, in Crimea, si riunirono le tre nazioni vincitrici del conflitto. Overossia Inghilterra, Stati Uniti e Unione Sovietica.
E in questo contesto i capi di Stato di allora (Churchill, Roosevelt e Stalin) si divisero il Mondo come una torta scegliendosi le proprie aree egemoniche.
Mezza Europa, Italia compresa, capitò nell’area egemonica anglosassone e perse per sempre la propria autonomia e la propria libertà.
Ma questa perdita di sovranità non fu percepita immediatamente. L’Europa usciva stremata da una guerra lunga e sanguinosa e gli ingenti aiuti economici erogati da USA & Co. permisero al popolo europeo di risollevarsi sia dal punto di vista economico che morale. Quindi i cosiddetti “liberatori” si qualificarono pure come “benefattori”. Nota bene: gran parte di ciò che fu ricostruito venne distrutto, durante il conflitto mondiale, dagli americani stessi…
Chi scrive si può considerare un “boomer” ovvero uno di quegli over 50 nati durante il cosiddetto boom economico che ha portato benessere e prosperità non solo in Italia ma in tutto il Vecchio Continente.
Certo, nessuno dà niente per niente e anche i sedicenti “alleati” si sono attenuti al concetto del do ut des. In pratica io Paese vincitore ti rimetto in sesto l’economia e lo stile di vita però tu Paese perdente diventi a tutti gli effetti un mio vassallo. E di conseguenza ho diritto di veto su qualsiasi scelta politica, economica, culturale e sociale. Ti faccio credere di essere uno stato sovrano e democratico ma per qualsiasi cosa avrò comunque io l’ultima parola.
E questa dinamica è andata avanti per decenni senza particolari scossoni. O, per meglio dire, gli scossoni ci sono stati ma comunque il popolo italiano è sempre riuscito a tirare avanti senza farsi troppe domande. L’importante è arrivare a fine mese senza affanni.
Quindi vediamo che l’Italia e l’Europa si son trovate nei confronti degli Stati Uniti come una coppia di amanti di cui uno dei partners è predominante, e magari ha pure l’amante, però l’altro non si preoccupa troppo poiché vive nell’agiatezza e si sente amato e protetto. Infatti è vero o non è vero che durante la cosiddetta Guerra Fredda ci sentivamo protetti dagli USA che ci difendevano dai sovietici brutti, sporchi e cattivi?
Ma, come abbiamo visto poc’anzi, prima o poi il partner malato, violento ed egoista si rivela per quello che è. E il partner in questione, ovvero gli Stati Uniti, si è rivelato in tutta la sua malvagità in occasione del conflitto tuttora in corso tra Federazione Russa e Ucraina.
Come è noto a tutti tale conflitto non si può considerare una guerra a livello regionale ma è molto, molto di più. Stiamo parlando di una guerra dall’afflato escatologico che vede confrontarsi le Forze del Bene contro le Forze del Male. E non è il sottoscritto ad affermarlo ma persone molto più autorevoli di me come mons. Viganò.
Ma chiaramente con ciò non voglio assolutamente affermare che l’attuale Federazione Russa sia il Paradiso in Terra e che l’America del nord sia popolata da demoni repellenti. Però è un dato di fatto che l’attuale presidente degli States Joe Biden, consciamente o inconsciamente, sia a tutti gli effetti il catalizzatore di tutte le istanze perverse, contronatura e antiumane del mondo occidentale. Mentre Vladimir Putin, ugualmente suo malgrado, è diventato a tutti gli effetti un baluardo imprescindibile contro lo sterco prodotto e veicolato dalla cosiddetta “american way of life”….
Quindi, come detto prima, gli Stati Uniti hanno dismesso i loro panni di amante premuroso nei confronti dell’Europa all’indomani dell’inizio dell’Operazione Militare Speciale decisa dalla Russia. Perché non è mai stato un mistero per nessuno che il sogno bagnato dello Zio Sam, fin dal lontano 1945, sia sempre stato la conquista e lo smembramento della Russia. E poco importa che le nazioni europee non abbiano le stesse aspirazioni. Esse, in quanto asservite all’impero a stelle e strisce, dovranno ubbidire supinamente e pedissequamente ad ogni ordine, anche se ciò andasse contro gli interessi delle nazioni stesse. Se oltreoceano viene deciso che la Federazione Russa è uno Stato canaglia e Putin è un pazzo sanguinario bisogna accettare lo storytelling senza se e senza ma. E chiunque cerchi di discostarsi anche minimamente da queste imposizioni sarà immediatamente punito, almeno economicamente. Come è accaduto alla Germania allorquando manifestò non poche perplessità nel comminare sanzioni ad un Paese amico e fondamentale partner economico. Per tutta risposta a questi tentennamenti teutonici gli Stati Uniti fecero saltare in aria i Nordstream 1 e 2, ovvero i gasdotti che veicolavano il gas dalla Russia alla Germania, costringendo quest’ultima ad acquistare obtorto collo il gas venduto dagli stessi Stati Uniti, però di qualità scadente e quattro volte più caro di quello russo.
Dinamiche perfettamente compatibili con tutti coloro che usano violenza contro la propria partner per veicolare il messaggio: “Appartieni a me e a nessun’altro!”
Ugualmente si potrebbe paragonare la stessa situazione in cui un amante o un marito, invece di mettersi come protezione alla propria compagna la utilizzasse come scudo umano per proteggersi dai suoi personali nemici. Immagino chiunque sia dotato di buon senso ritenga questo atteggiamento un’aberrazzione in tutti i sensi. Ebbene, che piaccia o no, questa è esattamente la stessa dinamica portata avanti dagli Stati Uniti con la sua concubina europea. Lo Zio Sam sta a casa sua e i suoi vassalli si dovranno far massacrare per una guerra che non è la loro.
Quindi, come detto prima, se la violenza e il conseguente omicidio di una donna viene definito femminicidio per analogia potremmo affermare che negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un vero e proprio “europeicidio”.
Ma se l’Europa viene quotidianamente violentata e umiliata da una Potenza esterna, ritengo che ugualmente essa potrà essere salvata solo da un’altra Potenza esterna. Uguale e contraria alla prima.
Alessio Paolo Morrone
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