ALLONS ENFANT DE LA PATRIE, LE JOUR DE GLOIRE, EST ARRIVE’!

Mentre i “giornalai” italiani fanno finta di non capire cosa stia accedendo in Francia – e pongono domande capziose nei loro editoriali riguardo le reali motivazioni che spingono i giovani a manifestare, visto che, sempre secondo questi “scienziati”, sarebbero proprio questi ultimi, i più favoriti dalla riforma Macron, al contrario dei sessantenni che sono realmente danneggiati e che si guardano bene dallo scendere in piazza – al di là delle Alpi, si sta passando dalle rivolte alle sollevazioni e ben presto sarà la Rivoluzione, ma non in senso copernicano, quanto di popolo e con il popolo, si sa che, i potenti, alla fine, perdono sempre.

Infatti è dal tempo dei Gilet Gialli che, in molti, vogliono e volevano, mettere il cappello sul dissenso popolare, ma quando il popolo ha coscienza di se stesso e non si fida più dei propri rappresentanti, non ce n’è più per nessuno ed ogni tentativo di incanalare la protesta è destinato a fallire rendendo l’esito di simili tensioni veramente imprevedibile.

Con il voto odierno dell’Assemblea Nazionale, che ha salvato con solo 9 voti di scarto l’Esecutivo di Elisabeth Borne, la V Repubblica Francese è bella e che morta: non è più credibile!

Con un Macron al 28% dei consensi che si permette di prendere decisioni importanti, ma non gravi, come la riforma delle pensioni, senza consultare il Parlamento, la figura del Presidente Transalpino ne esce con le ossa rotte e completamente “nudo”.

Tutti infatti hanno capito che Emmanuel Macron è un uomo dei Rothschild e della McKinsey e solo ad essi egli deve rendere conto, costi quel che costi.

Così non c’è sindacato che tenga o partito che inviti a fare questo piuttosto che quell’altro: il grande, immenso, Popolo Francese scende in Piazza a prescindere e ad oltranza!

142 arrestati  tra i manifestanti?

Sono nulla rispetto a ciò che sta per accadere in tutta Europa visto che, per chi non avesse la memoria storica, voglio ricordare di come tutti i grandi movimenti nati in Francia siano poi dilagati in tutto il mondo:

  • 1789 “Rivoluzione Francese”;
  • 1848 “Rivoluzione” che porterà la nascita della Seconda Repubblica;
  • 1968 “Maggio Francese”;

così, giusto per citare i più clamorosi.

La gente è stufa della narrazione ufficiale, è stanca delle lezioncine di morale fatte da questo branco di “farisei” e vuole che la propria Classe Dirigente, una volta tanto, si occupi realmente dei problemi di tutti e non delle proprie egoistiche esigenze.

Leggendo sempre questi “giornalai” autoctoni ci rendiamo ben conto, ad esempio, di come si stia tentando di usare la vicende legate al caso Cospito per delegittimare ogni forma di protesta non ortodossa.  Tentativo, quest’ultimo, al quanto pedestre e primitivo poiché, tutto quanto noi abbiamo previsto da anni nei nostri articoli sta accadendo, non perché siamo l’emanazione di chissà  quale “Spectre”, né perché abbiamo una palla di vetro, ma molto più semplicemente perché era logico e naturale, che, ad una simile tirannia corrispondesse, prima o poi, una spontanea e inequivocabile risposta popolare.

Quindi, citando anche i fumetti, ricordate come Joker non sia solo un personaggio cattivo, ma sia il risultato di una società fortemente diseguale, che si accanisce troppo spesso con gli ultimi, e che vuole imporre i propri falsi valori anche a chi non ha gli strumenti per recepirli.  

In altre parole, chi è cagion del suo male, non può che piangere se stesso … e non prendersela con il popolo solo perché, questo, non è d’accordo.

Lorenzo Valloreja      

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