CI VUOLE VERAMENTE LA FACCIA PER AVERE CERTI COMPORTAMENTI COSÌ SPREGIUDICATI VERSO CHI CI È STATO SEMPRE AMICO
Mi si spezza il cuore vedere con quanta cecità ed abnegazione la nostra classe dirigente abbia puntato tutte le proprie fiches su una battaglia persa.
Anche un cieco lo capirebbe, ed invece come se nulla fosse, la nostra Presidenza del Consiglio ha fatto illuminare i palazzi del potere: Palazzo Chigi, Palazzo Madama e Montecitorio, con i colori della bandiera Ucraina, come segno di solidarietà verso Kiev per l’invasione russa avvenuta esattamente un anno fa.
Ma non solo, dopo aver ceduto all’Ucraina i sistemi antiaerei Spada e Skyguard e in futuro il Samp-T, aver promesso 5 caccia da guerra tra Tornado e AMX, ed aver invocato una pace giusta … (vai poi a capire cosa sia una pace giusta???), l’Italia che aveva presentato e sponsorizzato la candidatura della propria capitale, Roma, ad ospitare l’EXPO del 2030, è disposta, oggi, a ritirarla in favore di Odessa dietro la, non dichiarata, ma certamente sperata, possibilità di fare la parte del leone nella ricostruzione del Paese.
Poveri sciocchi!
L’unica cosa sicura in tutta questa questione è che, le imprese italiane, in Ucraina, non potranno mettere un solo chiodo, perché, come spiegato in un nostro precedete articolo intitolato “STIAMO DANZANDO VERSO IL BARATRO, MA NESSUNO TRA I CITTADINI NE HA LA CONTEZZA”, il contributo economico degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, dalla Polonia e dalla Germania alla causa Ucraina è stato di gran lunga superiore rispetto a quello del nostro Paese.
Infatti, essi, hanno donato rispettivamente: 25 miliardi di Dollari, 4 miliardi di Dollari, 2 miliardi di Euro e 1,2 miliardi di Euro.
Dunque, dove ci presentiamo noi, con i nostri miseri 250 milioni, quando, tra l’altro, non avevamo neanche la possibilità di donarli per le note difficoltà economiche che l’Italia sta attraversando?
Grazie a questi lungimiranti “scienziati” siamo solo riusciti a farci conoscere nuovamente per i nostri repentini voltafaccia: così come è stato nella Prima Guerra Mondiale e nella Seconda, oggi ci siamo buttati alle spalle quasi un secolo di buone relazioni con un popolo ed una Nazione che, non solo ha sempre amato il nostro Paese, ma ha contribuito, in maniera notevole, negli ultimi 30 anni, allo sviluppo economico della stessa.
Per cui, complimenti!
Continuiamo pure così e vedrete come aumenteremo il nostro discredito nel mondo!
Lorenzo Valloreja
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