MENO DEL 45% DEGLI ELETTORI SI È RECATO ALLE URNE IN QUESTE ULTIME REGIONALI E C’È CHI, TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE, HA ANCORA LA SFACCIATAGINE DI PARLARE DI ALLEANZE, STRATEGIE ED ALTRE AMENITÀ: SIGNORE E SIGNORI PER CHI NON SE NE FOSSE ACCORTO IL SISTEMA È GAME OVER!

Come ogni tornata elettorale partono le varie “maratone” televisive per commentare i risultati: ci sono i responsabili degli istituti demoscopici, le firme di grido delle “testatone”, i leader politici che rilasciano le solite dichiarazioni in cui tutti hanno vinto e nessuno ha perso, ma a nessuno, e dico nessuno, viene in mente di fare uno speciale per spiegare come sia possibile che a delle elezioni locali, quali sono le Regionali del Lazio e della Lombardia, svoltesi in 2 giorni, si siano recati alle urne meno del 45% degli aventi diritto.

È questa la vera notizia, il campanello d’allarme che risuona fortissimo: gli italiani non credono più nelle istituzioni!

D’altronde come biasimarli?

Se tutti i partiti sono:

  • Pro Europeisti;
  • Pro Atlantisti;
  • Filo Ucraini;
  • Pro rinnovabili;
  • Laici;
  • Liberali;

Dov’è la differenza, quale l’alternativa?

E, se così è, perché sono divisi in una ventina di formazioni?

È chiaro che, il cittadino, con questi presupposti si sente preso per i fondelli e non si reca alle urne.

Si noti bene che questo calo delle affluenze è coinciso con la campagna contro tutte le forze antagoniste o cosiddette estreme, siano esse di destra quanto di sinistra.

Campagna voluta dall’Unione Europea e declinata in tutti i settori della società, dalla comunicazione, all’apparato giudiziario e legislativo.

In altri termini, chi ha un pensiero non conforme, oggi non trova asilo presso le istituzioni ufficiali, e questo è molto grave.

Dunque non è rendendo il cittadino apatico nei confronti della politica che il sistema potrà mai salvarsi, no davvero!

Semmai, stante così le cose, lo status quo, otterrà esattamente il risultato contrario.

Chi penserà alla disoccupazione, all’inflazione, alla guerra, alla gestione delle emergenze se i protagonisti, “gira che ti rigira”, sono sempre gli stessi, con le medesime ricette?

Il mondo è veramente troppo piccolo per tutti questi ultimi e con questi, le elite, prima o poi, dovranno fare i conti.

D’altronde chi è cagion del suo male non può che piangere se stesso.

Lorenzo Valloreja

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