DIO SALVI IL RE … MA NIENTE SEGNO DELLA CROCE IN CERTE ZONE, SIAMO INGLESI
Gran Bretagna mondo di contraddizioni, come già dicemmo.
Da una parte un re “per grazia di Dio”
e tradizioni più medioevali che semplicemente secolari, dall’altra la patria di
divorzio, aborto, e “diritti” vari ed eventuali. E così, accanto al famoso inno
nazionale in cui si invoca la salvezza divina (penso che si tratti più della Salvezza
metafisica che del semplice e popolare “che Dio lo aiuti”) nel Regno Unito si
stanno introducendo ben precise restrizioni alla professione di fede religiosa
attorno alle strutture sanitarie ove si pratichino interruzioni volontarie di
gravidanza. Noto fin da ora che, nonostante non solo per il cristianesimo l’aborto
sia un atto assolutamente da evitare, le fattispecie di comportamenti da
bandire richiamano, chiaramente e ovviamente, all’ambito delle confessioni
cristiane. E’ anche vero che di fatto, almeno nel cosiddetto Occidente, l’Islam
ad esempio non muove alcuna critica a tale pratica, a differenza che in Iran o Arabia
Saudita per citare qualche paese musulmano.
Infatti, il parlamento ha votato il 18 ottobre
un emendamento che impone una reclusione fino a sei mesi a chi si avvicina a
una madre che sta andando ad abortire.
“Parliamo di persone che stanno solo
cercando di risvegliare la coscienza informando del supporto disponibile per le
donne che affrontano gravidanze difficili e non hanno a chi rivolgersi,”
ha detto un parlamentare conservatore (Edward Leigh), che ha votato contro la
proposta; ” si finirebbe per criminalizzare queste donne, mentre tanti
manifestanti di «Just Stop Oil» sono a piede libero“.
La proposta deve ancora superare varie fasi
prima di diventare legge, però a Bournemouth c’è già una zona restrittiva di ben
sei isolati intorno a una clinica abortista.
Un cartello (sotto) proibisce con rischio di
ammenda (£100) di tenere veglie in cui “si preghi ad alta voce, si
recitino passi tratti dalle Scritture, ci si genufletta, si spruzzi acqua santa
a terra o ci si faccia il segno della croce” alla vista di una madre
che sta andando ad abortire.
A quanto pare, nel Regno di Carlo III, tra Gesù ed Erode (quello della strage degli innocenti) non ci devono assolutamente essere dubbi sulle preferenze.
A. Martino
Lascia un commento