LO AVEVAMO CAPITO. OFFENSIVA CON CARTE BOLLATE CONTRO IL DIFENSORE DEGLI ITALIANI. MA OGGI C’E’ STATA UNA SORPRESA.
Ormai non vi è dubbio alcuno. Il riscatto del destino della sovranità e della dignità nazionale italiana, passano per il crocevia essenziale del contrasto all’ immigrazione incontrollata che esige la incontrollabilità, allo strapotere delle ONG, al “buonismo”, di cui non riesco a capire se le sue truppe cammellate siano in buona fede politicamente corretta e pensierounicista, o in mala fede da affarismo dell’enorme giro di fondi e affari leciti e illeciti che ormai attorno all’immigrazionismo ruotano.
E’ una metaforica linea del Piave come nel 1918 per italiani e austroungarici, o del Volturno nel 1860 tra unitari e duosiciliani, o del Reno per il fronte occidentale tedesco nel 1944-1945. Questi erano e sono fiumi reali, qui il fiume lo ha creato un mondialismo arrogante e cialtrone, che dalla caduta del Muro di Berlino (cosa amara da accettare per un ex anticomunista e dico ex perché questo tipo di contrapposizione non ha più senso) ha trovato sempre meno ostacoli al suo dominio globalista finanziario e capitalista. Questo sistema asfissiante ha la sua ideologia in circa una decina di dogmi del Pensiero Unico politicamente corretto quali omosessualismo, mercatismo, ed anche in primissimo piano l’ immigrazionismo verso la vecchia (in tutti i sensi) Europa, con i logici corollari della sostituzione etnica fornitrice di manodopera a prezzi stracciati e del sostanziale abbattimento delle frontiere nazionali non solo verso gli altri membri della UE ma anche verso l’esterno di codesta soprattutto.
In tutto questo, quello che un tempo era il Mare nostrum si è trovato solcato da una immensa flotta di natanti più o meno sgangherati, dal peschereccio mezzo sfasciato fino al canotto con pessimi giubbotti salvagente su cui migliaia e decine di migliaia di persone sfidano la sorte, spesso per motivi puramente economici non raramente di puro avventurismo ma comunque pagando a organizzazioni presenti persino sul web; ma a volte anche sperando di fruire di un sacrosanto diritto di asilo sancito da norme internazionali e sacrosanti principi di civiltà morale prima che ancora giuridica. Né va dimenticato il diritto, anche questo metagiuridico, ad essere salvato dai flutti che chiunque (dico chiunque) vanta a questo mondo. E il problema è proprio che la ributtante ipocrisia del “buonismo” ovvero della sintesi in fondo di tutto il politicamente corretto, sa benissimo come lavorare e gestire i principi della civiltà per i propri sporchi interessi; ne ha immensi mezzi finanziari, culturali, politici, giudiziari, mediatici.
Ecco perché purtroppo l’Ortis non si sbagliava nell’analizzare il senso delle minacce apparentemente deliranti di una “nuova Norimberga” indirizzate a Matteo Salvini : il rilancio della leva giudiziaria per scardinare governi sgraditi all’euroatlantismo, al Pensiero Unico politicamente corretto con i suoi enormi, plutocratici interessi è partito violentemente qualche giorno dopo, col cavillo della opposizione del Tribunale dei ministri al proscioglimento di Salvini per il polverone causato dalla prima nave immigrazionista bloccata (allora di Guardia costiera, quindi nientemeno che dello Stato).
Ed ora la Sea Watch al largo di Siracusa con relativa gita in barca di parlamentari piddini e di una nota berlusconiana denuncianti il ministro Salvini per il solito “sequestro di persona” si salda alle ovvie tensioni nel governo per una autorizzazione a procedere che i pentastellati saranno costretti a votare dal loro incongruo giustizialismo (che in questo caso come in altri, si riduce in timore reverenziale e sudditanza di un potere dello stato verso un altro).
La pressione verso Matteo Salvini è elevatissima, maligna, vile, emblematica di uno Stato e di una civiltà al declino. Da persona che di Storia anche antica qualcosa sa, il pensiero mi va a un Ezio o a uno Stilicone, tardi alfieri e guerrieri della romanità, ultime dighe dinanzi alla marea montante dell’invasione barbarica, osteggiati e infine abbattuti dagli stessi romani (ammesso che tali potessero ancora definirsi quei fantasmi della stirpe di Giulio Cesare o Marco Aurelio). E questo pensiero mi è sgraditissimo, anche se calzante in modo agghiacciante. E come è emblematica di decadentismo e di ultramollezza la catechesi trans-omosessualista di Vladimir Luxuria in scuola pubblica trasmessa ed esaltata dalla televisione, sempre pubblica…..
Il Viminale con un dossier, pochi giorni fa, ha di fatto tracciato tutte le regole violate dalla nave umanitaria che ha a bordo 47 migranti. “Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della ONG Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!), prove che verranno messe a disposizione dell’autorità giudiziaria”, ha affermato il ministro degli Interni. E afferma: “Se così fosse- chiarisce – saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo. Ribadisco il mio impegno a difendere i confini, la salute e la sicurezza del popolo italiano: non sarò mai complice degli scafisti e di chi li aiuta”.
E oggi, la Corte europea dei diritti dell’Uomo ( non un qualsiasi dottor Rossi o dottoressa Bianchi) gli dà ragione riconoscendo che l’Italia è tenuta all’assistenza a bordo, non a far sbarcare (cioè farsi invadere lentamente).
Matteo Salvini, grazie di esistere! Questa non è adulazione, questa è l’ultima spiaggia.
A.Martino
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