L’ITALIA È UNO “STATO CLIENTE”, ALTRO CHE STATO SOVRANO!

L’Italia è uno “Stato Cliente”, altro che Stato Sovrano. Questa, ahimè, è l’amara lezione che dobbiamo trarre dagli ultimi svarioni dell’ex Cavaliere, Silvio Berlusconi.

Infatti, improvvida fu, per tutto il centro-destra, l’innocente dichiarazione di Berlusconi, rubata tra l’altro, nella quale Sua Emittenza ha detto: << I ministri russi hanno già detto, in diverse occasioni, che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto preoccupato. Ho riallacciato un po’ i miei rapporti con il Presidente Putin nel senso che, per il mio compleanno (29 settembre), mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io l’ho conosciuto come una persona di pace e sensata. Putin è un uomo di pace, io sono fra i suoi cinque più stretti amici >>.

E ancora più improvvida fu sempre una dichiarazione rubata a Berlusconi, questa volta, in una riunione del gruppo parlamentare di Forza Italia alla Cemera nella quale l’ex Presidente del Consiglio ha detto: << La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. I morti diventano (…). Disperate, le due repubbliche (…) mandano una delegazione a Mosca (…) e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: “Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu”. Lui – aggiunge – è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina. ”Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perché non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me … lasciamo perdere, non posso dirlo …  La guerra condotta in Ucraina è la strage dei soldati e dei cittadini ucraini. Se lui diceva ‘Non attacco più’, finiva tutto (…). Quindi se non c’è un intervento forte, questa guerra non finisce … Quello che è un altro rischio, un altro pericolo che tutti noi abbiamo: oggi, purtroppo, nel mondo occidentale, non ci sono leader, non ci sono in Europa e negli Stati Uniti d’America. Non vi dico le cose che so ma leader veri non ce ne sono. Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io… >>

Ora si badi bene che, stante il racconto di Berlusconi riguardo le bottiglie, questa riappacificazione, tra il Cav. e lo Zar, è avvenuta esattamente una settimana dopo un’altra uscita di Silvio, cioè, quella della sera del 23 settembre 2022, a Porta a Porta dove, in maniera più o meno simile, espose lo stesso discorso tenuto poche ore fa al gruppo parlamentare della Camera: << Putin è caduto in una situazione veramente difficile e drammatica. Dico che è caduto perché è stata una missione delle due Repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca a parlare con tutti quanti, con le radio, la stampa, le tv, la gente del partito e i ministri del partito, poi sono andati da lui in delegazione e gli hanno detto ‘Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze sui nostri confini, siamo ormai arrivati a 16mila morti, per favore difendeteci perché se non lo fai tu non sappiamo dove potremo arrivare’. E Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito, dai suoi ministri a inventarsi questa operazione speciale, così era stata chiamata agli inizi, per cui le truppe russe dovevano entrare in Ucraina e in una settimana raggiungere Kiev, sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky, e in un’altra settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’Occidente >>.

Pertanto – questa sua precedente dichiarazione, rilasciata presso una delle trasmissioni più popolari in Italia, potrebbe essergli valsa veramente il perdono di Putin – la storia delle bottiglie sarebbe più che plausibile, e l’Italia, con mia grande soddisfazione, avrebbe fortunosamente fatto breccia, presso il Cremlino, per la ripresa dei rapporti, tuttavia, ahimè, non è così.

Perché il nostro servilismo alla NATO ed all’UE, conta molto più di ogni Interesse Nazionale e questo perché, non solo non siamo più uno Stato Sovrano, ma, soprattutto perché siamo diventati uno “Stato Cliente” degli Stati Uniti, della NATO e dell’UE, cioè subordinati economicamente, politicamente e militarmente a queste entità ritenute, da tutti noi, tacitamente più potenti, anche se, non ancora ufficialmente, per il momento, esercitanti la loro Sovranità diretta nei nostri territori.

E questo lo vediamo plasticamente nelle smentite ufficiali, dirette ed indirette, della nostra classe politica, circa le parole di apprezzamento rivolte da Silvio Berlusconi a Vladimir Putin.

Smentite che spesso sfiorano il sublime, come nel caso del coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, che, vedendosi scappare la poltrona della Farnesina da sotto il sedere ha spiegato: << Le bottiglie di Putin in regalo a Berlusconi per il compleanno? Roba vecchia, del 2008>> … e si, perché noi nel 2008 eravamo coinvolti in una guerra contro la Russia …

Nel segreto delle stanze, in via della Scrofa, secondo “il Fatto Quotidiano”, c’è chi, poi, tra i fedelissimi della Meloni, ha definito Silvio Berlusconi: << una testa di cazzo che in un giorno ha rovinato tutto!>> e anche << un povero rimbambito >>.

Chiaramente la versione ufficiale di Fratelli d’Italia, affidata a Fabio Rampelli, per la prima dichiarazione del Cav., è stata molto più edulcorata: <<L’Italia è e resterà nel solco dell’Unione europea e dell’alleanza atlantica. Berlusconi, come tutti, ha avuto rapporti con Putin per provare ad avvicinarlo alle democrazie liberali. Ma quella fase storica è finita quando Putin ha deciso di invadere l’Ucraina con i carri armati. Ora il solco è incolmabile >>.

Mentre perentorio è stato il pronunciamento, della Meloni in persona, rispetto alla terza dichiarazione del Berlusca: << Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo. Con noi al governo Italia non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, su questo chiederò chiarezza a ministri di un eventuale governo >>.

Maurizio Lupi, poi, dei centristi della maggioranza ha detto: << Silvio Berlusconi è il leader di Forza Italia, è una figura autorevole e si assume la responsabilità di quello che dice. Ma la posizione della coalizione è chiara: ‘senza se e senza ma’ condanna quello che Putin sta facendo, il centrodestra è compatto al fianco del popolo ucraino, con la Nato e gli Usa. Poi ognuno è libero di fare le sue considerazioni personali >>.

Insomma, tante parole dalla maggioranza, ma, la sostanza non cambia: guai a non essere i “Clienti” degli Stati Uniti, dell’UE e della NATO … alla faccia del sovranismo e dell’identità nazionale!

Posso capire i Tweet al vetriolo di Carlo Calenda: << Berlusconi dichiara di aver ‘riallacciato’ i rapporti con Putin.  Chissà cosa ne pensa il ‘neoministro’ Tajani che dovrebbe garantire la linea euro-atlantica >> o le critiche via social di Enrico Letta: << Non è folklore, non sono battute. Da parte della nuova maggioranza è in corso un pericoloso spostamento dell’Italia verso una posizione di sempre maggiore ambiguità nei confronti della Russia >>, così come anche il pensiero di Giuseppe Conte in merito al fatto che Berlusconi ha fatto: <<Niente di più inappropriato che scambiarsi lettere dolcissime in questo momento>>.

Ma la cecità del centro-destra, è francamente imperdonabile, non fosse altro perché, con questo comportamento pro NATO ad ogni costo, stanno tenendo la linea – non di Trump, che sappiamo essere fortemente critico verso questo conflitto, ma, quella – di Biden, un democratico sostanzialmente guerrafondaio, che, bene che gli vada, sarà sostituito, tra due anni, alla guida degli Stati Uniti, da un esponente del clan Trump, se non  dallo stesso Taicun in persona.

Ebbene, costoro, così legati agli ambienti conservatori americani, come giustificheranno tale condotta?

Intanto, a scanso di equivoci, l’UE, per bocca di un proprio portavoce, ha messo le mani avanti ed ha subito dichiarato che le: <<Sanzioni a Mosca non sono un boomerang >> … beato chi ci crede.

Lorenzo Valloreja

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