MA SE IL GOVERNO DELLA MELONI SARÀ COMPOSTO, PER METÀ, DA TECNICI ESTERNI, MI DITE CHE DIFFERENZA CI SARÀ CON IL PRECEDENTE ESECUTIVO DRAGHI?

Premesso che il sottoscritto non ha votato Giorgia Meloni – tant’è che, a queste elezioni, ero candidato al Senato con la lista di Gianluigi Paragone, ItalExit – è fuor di dubbio che, come buon cittadino senziente e non tifoso, lascio il beneficio del dubbio a Giorgia, la quale, non avendo ancora presentato la lista ufficiale dei propri ministri né, tanto meno, governato un sol giorno, non può essere ancora giudicata.

Tuttavia, a costo di sembrare “partigiano”, mi sento in dovere di segnalare che qualcosa non sta funzionando a dovere, e questo qualcosa è desumibile raffrontando ciò che, la Premier indicata da Fratelli d’Italia, ha detto in campagna elettorale rispetto a ciò che sta dicendo e facendo, in questi giorni.

Passi dunque il fatto che la Meloni abbia cambiato radicalmente opinione, dal 2014 ad oggi, su:

  • Vladimir Putin per il quale prima nutriva rispetto ed ammirazione ed ora, a seguito della Guerra in Ucraina, non più;
  • Contrarietà alle sanzioni alla Russia, un tempo perché contro gli interessi del nostro Paese ed ora non più;
  • L’Europa dato che, nel 2015, a suo dire, “non esisteva” in quanto, come istituzione politica, era ritenuta poco più di un “comitato di usurai”.  Oggi, invece, si batte a spada tratta affinché l’UE diventi una Confederazione di Stati.

Su questi punti, infatti, l’ex Ministro della Gioventù, è stata molto chiara in campagna elettorale, non essendo mai ambigua, ma, spiegando, per filo e per segno, la propria ricetta per il futuro.

Infatti, se ambiguità vi è stata, su questi tre punti pocanzi citati, è solo da addebitare agli elettori, con i quali, spesso mi sono confrontato e dai quali ho appreso, con grande mio stupore, l’ingiustificata convinzione che, Giorgia, una volta varcata la soglia di Palazzo Chigi, si sarebbe rimangiata tutto quanto detto in campagna elettorale sull’Europa, la Russia, la Guerra, l’Euro e quant’altro fosse stato d’ostacolo alla piena sovranità del nostro Paese.

La Meloni, dunque, sempre secondo costoro, avrebbe inscenato tutto questo “casino” solo per poter ascendere al potere e da qui, ritornare all’antico registro … mah!

Dire che questa versione mi faccia tenerezza è a dir poco plausibile, ma dire che mi faccia rabbia è senz’altro più veritiero, perché mi fa capire che, alcuni nostri connazionali, non votano ascoltando e valutando gli uomini ed i programmi, ma eleggono le forze in campo come se votassero la squadra del cuore piuttosto che il personaggio di un reality.

Insomma, si comportano come dei perfetti ultrà della politica e, in quanto sciocchi tifosi, non si rendono conto, ad esempio, che, una forza come Fratelli d’Italia, la quale è stata fieramente all’opposizione del Governo Draghi e pertanto si è posta come alternativa al “Governo dei Migliori”, oggi, per varare il proprio Esecutivo è stata costretta a prendere per mano, non solo l’agenda Draghi, quanto, anche lo stesso ex Presidente della BCE, nonché il Ministro Cingolani.

Quest’ultimo, tanto per rinfrescare la memoria, è quello che, non più di tre giorni fa, ha detto ai microfoni di “Mezz’ora in+”: “In Italia, in questo momento, stiamo esportando. Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati”.

Capite??? Abbiamo le riserve!

E nel mentre, le imprese italiane, muoiono … e questo signore, con molta probabilità, continuerà a fare il Ministro anche con il centro-destra …

Da una donna come la Meloni, invece, mi sarei aspettato un Governo di soli politici ed invece, come se gli italiani non avessero votato, ci ritroveremo nuovamente sul groppone l’ennesimo Esecutivo di persone non elette messe lì non si sa da chi …

Ecco che cosa non va e che cosa non mi piace, in questa fase delicatissima per il nostro Paese.

Possibile che sia solo io a vederlo???

Lorenzo Valloreja

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