IN NOVE PASSI IL SISTEMA HA BUTTATO GIU’ LA MASCHERA … MA NESSUNO SEMBRA VOLERSENE RENDERE CONTO, PERCHE’???
Chi ancora crede nelle istituzioni europee o è matto o è felice di essere schiavo e quindi sottomesso e sfruttato, delle potenze straniere.
Infatti, in questi ultime ore, sia i fatti accaduti in politica estera, che quelli occorsi in politica interna, convergono tutti verso la stessa strategia operata da un unico responsabile.
Nello specifico non può passare inosservato il fatto che:
- Il Presidente Joe Biden, nel febbraio 2022, incontrando alla Casa Bianca il Cancelliere Tedesco Olaf Scholz dichiarò: “Prometto che il gasdotto Nord Stream chiuderà se Mosca invade l’Ucraina, la Nato e noi siamo pronti a intervenire. Adotteremo tutte le misure necessarie, saremo uniti insieme ai nostri alleati e partner. Mosca pagherà un prezzo altissimo” (fonte “TGCOM24” del 07/02/2022);
- Matteo Salvini non possa fare, nel nuovo Governo di centro/destra, il Ministro degli Interni e questo, non tanto per il pessimo risultato elettorale della Lega, quanto, per il diniego degli Stati Uniti (fonte “La Repubblica” del 15/09/2022);
- Un calo di pressione nella tubatura A del gasdotto Nord Stream2 è stato rilevato, per la prima volta, dalla Gazprom, nella notte del 26 settembre 2022 e la causa del guasto, in quel momento, non era ancora nota. Successivamente ci si è accordi che lo stesso danno lo aveva subito anche la linea Nord Stram1 (fonte “TV Svizzera” del 26/09/2022);
- Il 27 settembre 2022 Kiev accusa apertamente Mosca per questo guasto e paventa un “attacco terroristico del Cremlino” (fonte “Rai News” del 27/09/2022);
- Il 27 settembre 2022, mentre si inizia a comprendere la natura dolosa del guasto occorso al Nord Stream1 e 2, Norvegia, Danimarca e Polonia inaugurano la “Baltis Pipe”: il nuovo gasdotto che collega direttamente la Norvegia alla Polonia rendendo così Varsavia completamente autonoma rispetto al gas russo (fonte “ASKA News” del 27/09/2022);
- Mosca accusa gli Stati Uniti per il guasto al Nord Stream e tira in ballo le dichiarazioni di Biden rilasciate nel febbraio del corrente anno circa la volontà degli USA di porre fine al gasdotto russo (fonte “il Fatto Quotidiano del 28/09/2022);
- L’ex ministro degli Esteri polacco e attuale europarlamentare con delega ai rapporti con gli Stati Uniti, Radoslav Sikorski, abbia postato su Twitter, immediatamente dopo gli incidenti occorsi al Nord Stream, una foto con il metano che ribolle nel Baltico e la scritta “Thanks USA” (fonte “ANSA” del 28/09/2022);
- Il Cancelliere Olaf Scholz a seguito dell’inflazione giunta in Germania al 10% e alla manomissione del Nord Stream ha annunciato un maxi-pacchetto anti-crisi di 200 miliardi di Euro per contrastare il caro energia e quindi la recessione. (fonte “Il Manifesto” del 29/09/2022);
- Mario Draghi, ex Presidente della BCE e Premier uscente, ha attaccato duramente il proprio omologo tedesco Scholz per aver rigettato il “price cup europeo” sul metano ma aver lanciato, in maniera unilaterale, un aiuto di stato da 200 miliardi di Euro, in barba a tutti gli accordi dell’Unione. (fonte “Qui Finanza” del 30/09/2022).
In definitiva, qui ognuno si fa i fatti suoi, anzi, preciserei che, gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Biden, sono riusciti, con le loro azioni legali ed illegali, ad ottenere più di qualsiasi altro Presidente americano abbia mai fatto in passato per:
- Recidere ogni legame tra Europa e Russia;
- Aumentare la propria influenza nel vecchio continente.
Di contro, il Presidente Draghi e tutto il suo codazzo di apprendisti stregoni “euroinomani” sono riusciti a fare più danni, sul piano del nostro Interesse Nazionale, di qualsiasi altro Governo storicamente succedutosi dall’Unità d’Italia ad oggi …
Complimenti!
Continuiamo proprio così a credere nell’Unione Europea e vedrete che a breve, non solo non esisterà più l’Italia come entità politica e statuale, ma, non esisterà neanche più il popolo italiano perché verrà completamente distrutto dalla fame e dalle vessazioni di questi signori …
Prima abbandoniamo questa gabbia che è l’UE, e meglio sarà per tutti!
Lorenzo Valloreja
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