LA VILE ESECUZIONE DELLA FIGLIA DI ALEXANDR DUGIN HA TUTTA L’APPARENZA DI UNA OPERAZIONE ATLANTISTA ED EUROPEISTA
Noi de L’ Ortis dobbiamo innanzitutto esprimere le più profonde e fraterne condoglianze al professor Dugin per la gravissima perdita di sua figlia. Fatto ciò, e senza menare il proverbiale can per l’ aia, vi dico subito chiaro e tondo, che di questo infame delitto ha, per l’ ennesima volta, insanguinate le mani il famoso “Occidente” con i suoi tanto carini ” valori di libertà.
Possono seminare tutti i sospetti e calunnie che vogliono riguardo ai “soliti metodi” del cosiddetto zar, e alle contorte e truci strade che condurrebbero a non so bene quali risultati. L’ uccisione di Darya Dugina porta con sé le stimmate dell’ atlantismo burattinaio dell’ Ucraina, ma anche, e forse ancor più’, del Pensiero Unico che non è una fisima di qualche intellettuale, ma la ben precisa copertura e indispensabile legittimazione di potentissime agende globaliste, dal satanismo all’abortismo, o dall’ europeismo per approdare all’ ultima putrida perla del woke.
Ma anche a propendere meno emotivamente e piu’ freddamente, per presunti colpi a presunti ostacoli verso soluzioni negoziali del conflitto in Ucraina, la conclusione e’ francamente sempre quella. L’ occidentalismo, per imporsi, deve:
- annichilire la coscienza identitaria dei popoli nel suo mirino inquisitorio, quindi colpire i loro cervelli e cuori;
- de stabilizzare. Tutto ciò non può non lasciare una scia di sangue e di dolori.
Ma in fondo, che cosa andrei a scoprire, il fenomeno dell’ ebollizione dell’ acqua?
Guardiamo agli ultraatlantisti italici, di cui il PD lettiano è forse il più accanito alfiere: il capo gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri ( quello della finanza covidiota del ” l’ Europa ci ha salvati” assurto a celebrità per un arrangiamento chitarristico di bellaciao), tal Albino Ruberti, non ha a quanto pare, poi costretto alle dimissioni, minacciato d peggio possibile un compagno di partito se non si fosse inginocchiato a chiedere scusa per non so che? … del peggio possibile.
A. Martino
Sono profondamente rattristato per la morte violenta di questa giovane donna russa, barbaramente uccisa solo per perseguire le sue ideologie. I responsabili dell’attentato dovrebbero essere condannati secondo la pena giudiziaria più severa che vige nel vostro paese, tenendo conto dell’aggravante della situazione conflittuale tra le due nazioni. La sua morte non ha certo aiutato i suoi mandanti ad ottenere vantaggi strategici o diplomatici. Tutt’altro è l’intento! La sua morte è solo un aspetto deteriorante di una strategia strampalata e grottesca. R.I.P. Daria Dugina!
Marius Creati