INFLAZIONE AL 9,8%, MAI COSI’ DAL 1986
In attesa che giunga a termine il teatrino della crisi di Governo rileviamo che l’inflazione, giungendo al 9,8%, diventa sempre più pesante, specialmente per famiglie meno abbienti.
Infatti, secondo l’Istat, questi dati sono accelerati nel trimestre ampliando il differenziale di classe.
Ricordiamo che la povertà assoluta è in fortissima crescita e che ha raggiunto cifre disastrose, con oltre 5 Milioni di poveri.
Nel giugno appena passato l’inflazione ha registrato uno scatto in avanti salendo a un livello (+8,0%) che non si registrava, udite udite, dal gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%).
Aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996.
Da registrare che l’inflazione galoppante si fa sentire anche per chi va in ferie, dai voli internazionali al noleggio auto e agli alberghi.
Dunque chi si appresta a partire per le ferie si trova a fronteggiare un quadro non certo confortante.
A segnalarlo è L’Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat.
Da questi documenti si evince che in vetta alla top ten degli aumenti vi è il più che raddoppiato prezzo dei voli internazionali che, è proprio il caso di dirlo, è decollato del + 124,1% rispetto a giugno 2021.
Per quanto riguarda i viaggi, quindi, secondo Massimiliano Dona, Presidente dell’UNC: “Quello che emerge è che per le prossime vacanze meno ci si allontana e meglio è“.
Il Codacons invece ha fatto i conti sulle tariffe dei voli: “europei +139%, biglietti intercontinentali +124%, alberghi +22,8%, traghetti +18,7%.
Le vacanze estive del 2022 saranno ricordate come le più care degli ultimi 50 anni.
Chiaramente tutto questo per i sempre meno fortunati che potranno permettersi le vacanze, dal momento che, come abbiamo visto in precedenza, i poveri assoluti sono in forte crescita.
Ettore Lembo
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