L’ACQUA CHE NON E’ PIOVUTA, E’ ANCORA IN CIELO
Dalle mie parti è molto famoso il detto popolare che recita “L’aque che n’a piovt, n’cil sta” che tradotto in italiano significa: “l’acqua che non è piovuta, è ancora in cielo”.
Stiamo attraversando questo periodo di grande siccità eppure il “Governo dei Migliori”, tutti professoroni animati da grande senso civico, così come chi, indegnamente (sic!), li ha preceduti, sembrano non aver avuto lo stesso acume delle persone più semplici e quindi anziché attivarsi – per, prima, prevenire e poi, risolvere il problema – si sono concentrati come dei dannati sulle problematiche relative:
- alle questioni LGBT;
- all’elettrificazione di tutti i mezzi di locomozione;
- alla riforma del catasto;
- alla riforma della giustizia;
- alla liberalizzazione delle licenze balneari …
ah, già, ma tutto questo ce l’ha chiesto l’Europa pena il non poter avere i soldi del PNRR …
Roba da matti!
Avevamo ed abbiamo la possibilità di emettere Titoli di Stato che, data la ricchezza procapite di ognuno di noi, ormai nota al mondo intero, possono essere venduti solo ai nostri connazionali e noi che facciamo?
Continuiamo ad indebitarci con l’estero e con questi pescecani …
Il dramma della carenza idrica, così come quello degli incendi, nel bel Paese, è un elemento noto non dalla settimana scorsa ma dagli anni 80 del secolo scorso e noi che facciamo?
Dilapidiamo risorse per fare un piacere alla NATO, aiutiamo l’Ucraina e Zelensky perché così adesso va lo show (infatti anche Hollywood è accorsa numerosa al capezzale di Kiev) , costi quel che costi, anche il fallimento del nostro sistema economico.
Se di certo non possiamo far nevicare sulle Alpi, potevamo e possiamo, desalinizzare le acque del nostro mare che, come da previsione catastrofiche, dovrebbe salire di livello nei prossimi anni fino a sommergere le nostre città costiere e dunque quanti impianti di desalinizzazione sono stati costruiti ad oggi???
Risposta: ZERO!
Bene! E non crediate che si possano costruire in 2 minuti, ci vorranno anni, come per la questione di diversificare le nostre forniture di gas e petrolio … e nel mentre???
Il Paese potrà morire bellamente di sete e la nostra agricoltura andare a “farsi fottere” …
Tanto ai nostri governanti cosa interessa?
Loro antepongono i cosiddetti valori occidentali (che poi vorrei sapere quali sono questi valori per chi non crede neanche al pan cotto … ) a tutto … anche al bene della Patria e dei propri concittadini …
Che gente …
Piccolo avviso per lor signori: in alcuni comuni, alle amministrative, ha votato solo il 20% degli aventi diritto e c’è chi, tra i nostri politici, parla di grandi vittorie …
Ma questi veramente non hanno capito che la stragrande maggioranza degli italiani non crede più in queste cosiddette istituzioni???
Qui non stiamo rivendicando chissà quali diritti, ma stiamo parlando del diritto di poter bere, lavarsi, innaffiare … e lo rivendichiamo con forza perché al di là delle bizzarrie del clima, l’Italia ha nelle proprie profondità una delle più grandi riserve idriche del mondo.
Basterebbe solo captare quelle acque, non farle disperdere attraverso i mille buchi occorsi su vecchie condutture di amianto cemento. Cosa ci vuole???
Nulla! Pensate che, l’Arabia Saudita che normalmente acqua non ha, riesce, con la tecnologia e delle politiche accorte ad ovviare il problema … qui invece, ci stiamo letteralmente perdendo in un bicchiere d’acqua perché, “a condurre la guerra è un gruppo di clown con quattro stelle che prima o poi darà via tutto il circo”.
ITALIA SORGI NUOVAMENTE! E CACCIA VIA I MERCANTI DAL TEMPIO
Lorenzo Valloreja
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