ELEZIONI FRANCESI: UNA BELLA NOTIZIA PER GLI ANTIEUROPEISTI E ANTIATLANTISTI. L’ERA DELLE FROTTOLE SEMBRA SIA AGLI SGOCCIOLI …
Finalmente in un nuvolo di sterco ci è giunta una buona notizia: la Le Pen, in Francia, ha ottenuto 89 seggi nelle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale.
Ciò significa che il Rassemblement National è diventata la terza forza del Parlamento Francese e che, unitamente al secondo posto del Nouvelle Union populaire écologique et sociale – coalizione che aggrega al proprio interno tutte le forze del populismo di sinistra, gli ecologisti, i comunisti, i socialisti, ecc. – renderà impossibile il Governo al Presidente Emmanuel Macron.
La Francia dunque, come da noi vaticinato in tanti articoli precedenti, potrebbe diventare la vera spina nel fianco dell’UE e della NATO.
Vera e propria musica per le nostre orecchie!
Infatti l’Ensemble pour la majorité présidentielle, è stata punita dal popolo transalpino perché si è dimostrata sempre ostile alle istanze dei Gilet Gialli, troppo fredda nei confronti degli ultimi, e prona verso gli interessi dei potenti.
La politica estera di Macron, poi, seppur ha tentato di tutelare l’autonomia della Francia e una certa idea di “grandeur” della stessa, ha praticamente balbettato rispetto al proprio distinguo, in campo occidentale, rispetto alla crisi Ucraina.
È fuor di dubbio che il Presidente francese abbia tentato un dialogo con Putin ma questo è risultato flebile e fuori luogo dato che ha:
- Fatto inviare anch’egli le armi in favore di Kiev;
- Sanzionato la Federazione Russa;
- Accolto l’appello di Draghi per far aderire l’Ucraina all’UE ed in virtù di questo si è recato in treno, la settimana scorsa, a Kiev insieme al Premier italiano e al Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
In altri termini, i nodi, prima o poi, vengono sempre al pettine e quelli riscontrati in Francia fanno ben sperare anche noi italiani, specie se si osserva l’astensione elevatissima.
Un ultima analisi consentitemela: è per fortuna c’è chi, giorni fa, considerava Medvedev un pazzo.
Ricordate infatti il post su Telegram dell’ex Presidente della Federazione Russa di qualche giorno fa?
“E se anche l’Ue sparisse per allora? Mi viene da pensare a quale scandalo, a quali sacrifici sono stati fatti sull’altare dell’adesione all’Ue e a quale inganno delle aspettative degli ucraini infelici?”
Ebbene, mai parole furono più veritiere!
La von der Leyen alza il tono dell’UE, così come Draghi e tutti gli altri sodali di Bruxelles, perché lo scricchiolio delle istituzioni comunitarie è oramai assordante … e bisogna silenziarlo con molto clamore … ed io aggiungerei: “per nulla!”
Lorenzo Valloreja
Lascia un commento