LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI ITALIANI RIGUARDO IL VETO DA PORRE, IN SEDE NATO, ALL’INGRESSO DELLA FINLANDIA E DELLA SVEZIA NEL “PATTO ATLANTICO”

Egr. Senatore/Deputato

Sono mesi che la stragrande maggioranza degli italiani chiede alla classe politica di questo Paese di intervenire per far si che vengano messe in atto tutte le azioni per favorire, se non la pace definitiva, quantomeno un cessate il fuoco, tra Ucraina e Federazione Russa e nonostante ciò, un Presidente del Consiglio non eletto dal popolo, ma votato solo dalla maggioranza dei parlamentari per gestire la ben nota crisi pandemica, si ostina ad avere una “postura” irrispettosa, non solo della volontà popolare, quanto, anche, delle prerogative democratiche riconosciute dalla nostra Costituzione al Parlamento.

Capita così che, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si confronti con voi, Onorevoli Senatori e Deputati, non prima della propria visita a Washington, come invece sarebbe stato giusto, ma solo dopo che quest’ultima è stata effettuata, così come succede, in una fase diplomaticamente delicata come quella odierna, che il nostro Premier prenda impegni verbali con il Ministro Capo della Finlandia, Sanna Marin, per un appoggio dell’Italia riguardo l’entrata di Helsinki nella NATO, proprio il giorno prima che questi venga a riferire in Parlamento e senza, tra l’altro, aver chiesto parere a chi, a differenza sua, è stato democraticamente eletto. 

Come Associazione sono tre mesi che chiediamo inutilmente di:

  • Abbassare i toni;
  • Non porre sanzioni, perché dannose esclusivamente per noi italiani;
  • Non inviare armi;

e questo perché crediamo che, il ruolo finora assunto dalla Turchia, sarebbe dovuto essere stato assorto dall’Italia, non fosse altro per:

  • La nostra antichissima tradizione diplomatica;
  • I rapporti molto stretti che le nostre istituzioni hanno con la Santa Sede;
  • La missione indicataci dal compianto Sindaco Giorgio La Pira;
  • Le nefaste ricadute economiche sull’intero tessuto produttivo italiano che, più che in ogni altro Paese, saranno causa di numerosi fallimenti e disagi sociali.

Ed invece nulla! L’Italia, stranamente, continua ad essere l’unica Nazione ”più realista del Re”.

Il Presidente Erdogan che, fino a qualche giorno fa, sembrava meritare il Premio Nobel per la Pace, tanto e tale è stato il suo impegno nel cercare di non esacerbare gli animi, nelle ultime ore, invece, sembra tornato al vecchio pragmatismo levantino.

Per l’uomo forte di Ankara, infatti, l’adesione di Stoccolma ed Helsinki, alla NATO val bene una Guerra Mondiale se serve a debellare il “PKK”.

Ed è in virtù di questa situazione che chiediamo, proprio a voi Parlamentari Italiani, uno scatto d’orgoglio che serva rimettere la logica ed il buon senso la dove l’arbitrarietà e l’irrazionalità la fanno da padrona.

VI CHIEDIAMO DUNQUE DI FAR IMPORRE AL GOVERNO ITALIANO IL VETO VERSO L’ADESIONE DELLA FINLANDIA E DELLA SVEZIA, ALLA NATO.

Ve lo chiediamo in nome:

  • del futuro dei nostri figli;
  • la salvezza del genere umano;
  • della pace del mondo.

Lorenzo Valloreja

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