LE AVVENTURE DELL’UOMO (S)MASCHERATO

Di recente mi sono imbattuto in una cosiddetta “meme” che mi ha fatto ridere amaramente. In essa vi è un disegno raffigurante delle persone con la mascherina sulla faccia impegnate in un corteo di protesta e che issano uno striscione con su scritto :”NOI NON LA TOGLIAMO!”. E sopra il corteo vi compare la scritta :”FINALMENTE IL POPOLO TRASGREDISCE!”.

Chiaramente questa vignetta fa riferimento al clamoroso cortocircuito che si è innescato nelle menti di tanti italiani a partire dal primo Maggio. Infatti, come tutti sappiamo, da questa data il governo italiano ha revocato, salvo eccezioni, l’obbligo di indossare la mascherina. In altre parole il padrone ha allentato di poco il guinzaglio.

Ebbene, per assurdo, solo un’esigua parte di italiani ha colto quest’opportunita’. Ogni volta che esco di casa osservo con sgomento e tristezza tantissimi miei concittadini che continuano imperterriti a indossare la mascherina all’aperto o da soli in macchina, come se il tempo si fosse fermato. Li vedo in chiesa, al supermercato e negli uffici pubblici che mi guardano ancora con terrore e leggo nei loro occhi la profonda frustrazione di non potermi urlare contro:”Mettiti la mascherina!”

Come dissi anni fa, in tempi non sospetti:”Il covid ha bruciato più cervelli che polmoni!”. E la prova provata di quanto asserito risiede nel fatto che tanti italiani, oltre a ostinarsi a indossare la mascherina, continuano scrupolosamente a igienizzarsi le mani più volte al giorno, alla stregua di un rito scaramantico – stregonesco. Mi viene in mente ciò che mi disse un mio amico meccanico riguardo al fatto che quando si brucia la centralina l’intera autovettura è da buttare via… 

Qualche ottimista, riguardo questo fenomeno, ha scritto che ci vuole tempo prima che gli italiani capiscano l’inutilità della mascherina. Perdonatemi ma ormai siamo alle prese con veri e propri zombies, morti viventi. Gente che non vive per paura di morire, come affermò tempo fa Diego Fusaro.

Sono come quei carcerati a cui viene concessa la libertà dopo anni e anni di reclusione ma cadono nella disperazione al pensiero di dover badare a se stessi e non avere più un agente penitenziario che gli dia ordini e gli organizzi la vita quotidiana.

Ma il fatto comico e tragico insieme di tutto ciò risiede nel fatto che gli ultra mask odierni sono quelli che si abbeveravano avidamente e acriticamente a tutto ciò che veniva veicolato dal governo, dagli “esperti” e dai sedicenti “professionisti dell’informazione “. E tacciavano come no vax, negazionisti, complottisti e terrapiattisti tutti coloro che non si allineavano al pensiero unico. Adesso i ruoli si sono invertiti. I presunti negazionisti di prima hanno subito colto al volo l’opportunità di strapparsi dalla faccia l’infame museruola. Mentre il gregge docile e mansueto di prima si è trasformato in un branco di feroci complottisti che fondamentalmente non si fidano del governo e pensano che dietro l’abolizione delle mascherine si celi una fregatura.

Molti si giustificano dicendo :”Mi tengo la mascherina perchè così sono sicuro!”. Si. Sei sicuro di essere un [omissis]!

Concludo citando la nota rock band bolognese degli Skiantos che nel 1987 pubblicò un album dal titolo tremendamente attuale :”Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti”.

Alessio Paolo Morrone

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