TOC TOC … MA COSA STA ACCADENDO IN KOSOVO?
Nel nostro precedente articolo abbiamo trattato in maniera molto esaustiva tutte le nuove emergenze messe in luce da Lavrov nel corso della sua contestatissima intervista a “Zona Bianca”.
Questioni che non riguardavano solo la Guerra in Ucraina ma anche dossier strettamente italiani e tra questi, con nostra grande sorpresa siamo venuti a sapere che in Kosovo, da qualche tempo a questa parte, si è riaperta una crisi, cioè una tensione tra il Governo di Pristina e quello di Belgrado.
Il passaggio incriminato, nello specifico, è il seguente: “L’Unione Europea è stata umiliata da questi banditi che hanno preso il potere a Kiev durante questo Colpo di Stato, così come è stata umiliata dall’incapacità di raggiungere l’implementazione delle soluzioni che permetterebbero la soluzione delle questioni in Kosovo, tra il Governo di Pristina e quello di Belgrado”.
Così, per capirci qualcosa di più abbiamo fatto una ricerca ed abbiamo saputo, grazie ad altre piccole testate indipendenti come la nostra che, ad esempio, il 13 ottobre 2021, in un paese al confine con la Serbia, ci sono stati degli scontri violenti tra le forze di polizia di Pristina e i residenti serbo-kosovari.
Lo scorso marzo poi, ha pochi giorni dal voto presidenziale, mezzi pesanti si sono diretti da Belgrado verso il confine kosovaro perché, ai cittadini di origine serba, è stato impedito di votare in loco e solo due settimane fa, due auto della polizia del Kosovo sono state attaccate con granate e fucilate esplosi nei pressi di un posto di blocco al confine con la Serbia.
Dunque che cosa aspetta Roma a darsi una svegliata piuttosto che farsi rovinare addosso un’altra guerra civile come è già successo in Ucraina a causa della nostra cecità dal 2014 in poi?
P.S. I Balcani sono da sempre il cortile di casa nostra! Altro che Kiev e Unione Europea, ed è su queste porzioni del mondo che il nostro Paese dovrebbe spendere risorse e tempo e non in altri Paesi per guerre che non ci appartengono, giusto per fare un piacere agli americani, in chiave, tra l’altro, autolesionista.
Lorenzo Valloreja
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