LA PROPAGANDA CONTRO LA RUSSIA COINVOLGE ANCHE L’ARTE E LA MUSICA? CAJKOVSKIJ BOICOTTATO PERCHÈ RUSSO
Il corpo di ballo ucraino ha cancellato lo spettacolo del “Lago dei Cigni”, in programma stasera al Teatro comunale di Lonigo (Vicenza), in quanto il compositore è il russo Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Una decisione – si legge nel sito del Comune – presa dopo i gravi fatti occorsi a Bucha, Hostomel e Mariupol.
Gli artisti sono stati contattati dalla National Opera of Ukraine ed il ministero della Cultura ucraino che ha intimato loro di fermarsi.
Lo spettacolo, a scopo benefico con l’intento di devolvere l’intero incasso a sostegno del popolo ucraino, sarà sostituito con “Giselle”, balletto classico-romantico in due atti del 1841.
Così, riporta ANSA in una nota di agenzia cui se ne aggiunge un’altra su Napoli, sempre dell’ANSA .
La Compagnia di Balletto Classico dell’Ucraina, Ukrainian Classical Ballet, a seguito delle disposizioni della National Opera of Ukraine e del Ministero della Cultura e della Politica dell’Ucraina, il 25 aprile al Teatro Bellini di Napoli non eseguirà più il previsto spettacolo Il Lago dei Cigni di Čajkovskij, bensì Giselle.
Vergognoso il ricatto che è stato fatto verso i ballerini che si è evidenzia in ciò che asserisce Natalia Lordanov manager e direttore responsabile della tournée in Europa della Compagnia del Balletto Classico dell’Ucraina.
Egli ha spiegato, in una nota, che ”hanno richiesto alla nostra formazione, giunta a Como per danzare al Sociale, di non mettere in scena il capolavoro del compositore russo. I danzatori del nostro corpo di ballo sono dipendenti di teatri molto importanti, e le due étoiles dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, Olga Golitsya e Iurii Kekalo, danzatori di primissimo piano internazionale, appena giunti al teatro sono stati intimati a non danzare “Il lago dei cigni” pena il licenziamento, oltre ad essere rimaste vittime di accuse anche più gravi. Mi dispiace che la cultura diventi fatalmente oggetto di strumentalizzazione.“
Parole, queste ultime che devono trovare la condanna di chi vuole la propaganda e la strumentalizzazione dell’arte, la musica e la cultura, come già avevamo evidenziato fin dall’inizio di questa guerra.
Si proibisce ad artisti Ucraini di esprimere l’arte Russa però si utilizza il gas Russo.
Che si tratti di pura ipocrisia e vergognosa propaganda?
Ettore Lembo
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