LA VELOCITA’ DEL FUOCO
Molti anni fa mi capitò di leggere il resoconto di alcune visioni avute dal veggente cattolico tedesco Alois Irlmaier (1894-1959). Questi era un modesto contadino che durante la vita aveva avuto, appunto, svariate visioni riguardanti il futuro prossimo venturo. E le sopramenzionate visioni non furono propriamente incoraggianti se addirittura il contadino teutonico, poco prima di lasciare questo mondo, affermò di essere contento di morire in quel preciso momento storico poiché il futuro che egli aveva preconizzato lo terrorizzava.
E tra le tante visioni che egli ebbe ce ne fu una che mi colpì non poco. In sintesi Irlmaier vide le forze armate russe che invadevano l’Europa spingendosi fino a Roma.
Quando lessi ciò rimasi molto, molto perplesso poiché non riuscivo a capire per quale motivo la Russia avrebbe avuto l’interesse di scatenare una guerra contro le nazioni europee, Italia in primis. Ecco oggi non possiamo non rabbrividire per come quelle “profezie” si siano rivelate terribilmente attuali, tenendo conto che il veggente tedesco morì alla fine degli anni ’50.
Da notare poi che, sempre secondo Irlmaier, la Russia sarebbe penetrata in Europa con estrema rapidità.
Ora non è un mistero per nessuno che la Russia si trovi nella precisa posizione di un pugile che viene spinto alle corde dal proprio avversario e quindi debba raddoppiare i propri sforzi per uscire dall’angolo. E il suo avversario è la NATO, a sua volta imbeccata dagli Stati Uniti. Bene. Una volta che il pugile esce dall’angolo non potrà far altro che darsi da fare per neutralizzare il proprio avversario. Ma la NATO non è un unicum bensì un’accozzaglia di varie nazioni che prendono pedissequamente ordini dagli USA. Se ne deduce che tutte quelle nazioni europee che si sono esposte in modo improvvido contro la Federazione Russa saranno le prime a pagarne le conseguenze, nel caso le “profezie” del nostro Alois si avverassero. E in tale contesto mi par di capire che l’Italia, e nello specifico i suoi governanti, si stiano mettendo d’impegno (anzi affannando!) per inimicarsi la Russia con tutti i mezzi possibili!
A partire da un ministro degli esteri (sic!), che ha definito Vladimir Putin meno degno di un animale fino ad arrivare all’apoteosi della stupidità governativa. E cioè invitare il premier ucraino Zelensky in parlamento, in videoconferenza e senza contraddittorio, per poi omaggiarlo con una grottesca e disturbante standing ovation, manco fosse il Messia disceso sulla Terra. In pratica i nostri governanti stanno sventolando un drappo rosso davanti agli occhi di un toro infuriato. Ed è proprio contemplando quei ridicoli applausi che il sottoscritto ha avuto la piena certezza di come una manica di scappati di casa, sedicenti onorevoli, stiano traghettando velocemente l’Italia verso il baratro, infiammando gli animi e gettando benzina sul fuoco della guerra in atto. E penso che gli italiani rimpiangeranno ben presto la pandemia, i lockdown e le regioni colorate. Perché un virus è invisibile e ci si può fondare qualsiasi menzogna, ma un esercito è tangibile e visibilissimo. Quindi alla luce degli ultimi fatti l’ipotesi di un esercito che dalla Russia raggiunga rapidamente l’Italia potrebbe non risultare un’ipotesi così remota. Perché il fuoco segue sempre la scia di benzina dalla quale è stato innescato.
Alessio Paolo Morrone
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