VERTICE A VILLA MADAMA: E’ PROPRIO VERO CHE LA CANDELA SI CONSUMA E LA PROCESSIONE NON CAMMINA
Le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, in conferenza stampa dopo il vertice Draghi-Sanchez-Costa-Mitsotakis, lanciano segnali che al di là delle parole, pongono tanti interrogativi.
“Abbiamo molte sfide comuni a cui vogliamo trovare risposte comuni insieme a tutti gli altri partner dell’Unione Europea. La sfida più urgente argomento di questo incontro è quella dell’energia“.
E’ proprio l’energia il cardine principale, che serve a rimettere in moto l’Italia, come stanno constatando con mano, o meglio con le proprie tasche, gli italiani.
Costo dei carburanti che schizzano in maniera irrefrenabile verso l’alto, bollette luce e gas, che sembrano subire aumenti in poco tempo che potrebbero toccare anche le tre cifre, e così, via dicendo, con tutte le conseguenze del caso, d’altronde sono fatti concreti e sotto gli occhi di tutti.
Molte le aziende piccole o grandi che chiudono a causa della insostenibilità dei costi, talmente elevati, che superano i ricavi.
Proprio per questo, siamo molto attenti a come si intende affrontare il problema che rischia di travolgere tutto il sistema Italia.
La condivisione con altri paesi europei, certamente può essere utile, tuttavia le parole non sembrano in grado di risolvere i problemi.
Ecco che ci viene in mente una riflessione posta dal nostro Ignoto Uno pubblicato qualche giorno fa.
L’analisi fatta, nello specifico, ha evidenziato certamente i gravissimi errori strategici compiuti nel tempo dai vari governi, forse molto poco lungimiranti, che hanno portato l’Italia ad essere dipendente da altre nazioni, rinunciando alla possibilità di produrre energia in casa propria.
Forse non bisognava arrivare ad accorgersi del problema solo oggi.
Problema che certamente non dipende esclusivamente dal conflitto Russo-Ucraino e che andava affrontato e risolto da tempo e non in maniera demagogica.
L’analisi di Ignoto Uno, semplice cittadino è stata fatta interpellando esperti veri, quelli che non appaiono in TV e non gridano slogan, ma studiano seriamente i problemi.
Questi, hanno lasciato intendere che quelle definite “energie rinnovabili”, non sembrano risolvere tutti i problemi, come si vorrebbe far intendere, per motivi pratici, tecnici ed economici.
In ogni caso, qualunque soluzione si voglia intraprendere occorrerebbero anni prima di mettere a regime tali soluzioni, tanto da non poter dare risultati tangibili nell’immediato.
Nessun miracolo quindi, come invece sembra essere auspicato in tavoli che vedono coinvolti esponenti al vertice di altri paesi europei.
Ci si chiede quindi se chi ha in mano il timone, stia facendo lo stesso percorso, fatto dal Cittadino Semplice, approcciando il problema in maniera scientifico e pianificando soluzioni tattiche, che possano aiutare i cittadini, anche se parzialmente e nel breve periodo nell’affrontare i disagi, ma ancor più strategiche, che possa rendere l’Italia autonoma.
Ci chiediamo ancora se sono state valutate attentamente quelle soluzioni definite come “Energie Rinnovabili”.
Sembra infatti che tanti esperti mettono fortemente in dubbio a vario titolo l’effettiva validità di scelta.
Le scelte da effettuare oggi sono determinanti per il futuro, e non possono essere il frutto di demagogie ed interessi o favoritismi a vario titolo, se non quelle che possano portare vantaggi a tutti gli Italiani.
Ritornando al vertice, è apprezzabile che Draghi abbia parlato di una “naturale convergenza di vedute” con gli altri tre leader, prospettando un “approccio comune per il prossimo Consiglio Europeo“, ma quale soluzione pone in essere per rimettere in moto l’Italia?
Ettore Lembo
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