SULLA CRISI UCRAINA, IN OCCIDENTE VIGE UN SOLO COMANDAMENTO: OGNUN PER SE E DIO PER TUTTI!
Quando tutto sarà passato e torneremo finalmente alla “normalità”, l’Occidente si renderà conto di come, in questi giorni, ha vissuto la più grande truffa mediatica dai tempi delle prove “farlocche” di Colin Powel riguardo le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.
Biden, in difficoltà con i sondaggi, ha avuto la brillante idea di indicare al popolo americano ed a tutti i suoi alleati, la Russia quale primo grande nemico e pericolo, però non aveva considerato adeguatamente la proverbiale pazienza di Putin, il quale, nonostante tutte le pressioni messe in atto dalla NATO, è riuscito a rimanere sempre lucido e freddo.
Così, “Sleppy Joe”, cosciente del fatto che il Cremlino non attaccherà, è stato costretto a procrastinare la propria previsione d’invasione da parte dell’armata rossa, dai primi di febbraio a metà dello stesso mese fino a, questa mattina, quando ha parlato esplicitamente di fine marzo e sono convinto che questa “tarantella” continuerà almeno fino, al giorno dopo, delle elezioni di medio termine.
Il nervosismo è palese dentro la Casa Bianca è lo è soprattutto perché, Biden ha capito che, i vari Paesi europei, non vogliono avventurarsi in una Guerra contro Putin.
Fin quando si tratta di fare la voce grossa le Cancellerie del vecchio continente sembrano tutte allineate, ma, quando a parlare devono essere i cannoni, ecco che, allora – come è giusto e naturale che sia – iniziano i distinguo e questo, Washington, proprio non lo può sopportare perché mette in risalto il fatto che, in realtà, gli Stati Uniti, non sono più in grado di controllare, tutti i loro vecchi alleati, come un tempo.
È il caso, ad esempio, della:
- Germania che, ragionevolmente, è preoccupata per la chiusura del Nord Steam2, il gasdotto proveniente dalla Federazione Russa e che, attraversando il Mar Baltico, rifornirebbe direttamente la Germania. Nello specifico, Scholz, il Cancelliere succeduto alla Merkel, è stato già avvisato dalla Casa Bianca: “Ragazzi non fate scherzi! In caso di sanzioni alla Russia sappiate che non dovete assolutamente fare affari con Putin. In altri termini, il Nord Stream 2, va chiuso!”. Berlino chiaramente, in questo frangente, almeno ufficialmente, per non far fare brutta figura agli americani, ha dovuto dire JA! ma sa molto bene che, non scoppiando nessuna guerra, potrebbe tranquillamente sentirsi libera di agire come meglio crede.
- Francia che, in piena campagna elettorale, tenta il ruolo di mediatrice esclusivamente per dare a Macron una chance nelle ormai imminenti elezioni presidenziali. Certo, su questa versione dei fatti, alcuni giornali italiani, come ad esempio FanPage, non saranno molto d’accordo ed infatti, solo pochi giorni fa, hanno riportato in un loro articolo la notizia che “Macron è, suo malgrado, al centro delle trattative diplomatiche” con la Russia … Certo, se non stessimo parlando di cose serie ci sarebbe veramente da ridere, ma per fortuna le bugie hanno sempre le gambe corte e così, a seguito della notizia che Macron avrebbe raggiunto un accordo con Mosca, per il ritiro delle truppe russe dalla Bielorussia, subito è arrivata la smentita da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, il quale brutalmente ha ricordato che “la Francia è sia un Paese Ue, con la Presidenza di turno dell’Ue, che della Nato, alleanza di cui però non detiene la leadership, che è di un altro Paese. Quindi di quale accordo stiamo parlando?”
- Dell’Italia, che pur non avendo raccolto l’invito di Putin a fungere da mediatore sulla crisi ucraina, ha avuto, la scorsa settimana, una rassicurazione telefonica dallo stesso Presidente circa le forniture di gas per il nostro Paese che, comunque vadano le cose, saranno sempre garantite.
Quest’ultima notizia, poi, ci fa comprendere come sia vero il detto popolare che recita: “Cristo da il pane a chi non ha i denti”, ovvero sia, l’Italia, nei rapporti con la Russia, è veramente fortunata, ma questa situazione favorevole, non potrà durare così all’infinito … se solo avessimo il coraggio di fare ciò che sarebbe dovuto essere già fatto, ormai da tanto tempo, dove ci troveremmo? E come staremmo?
Certamente saremmo nel gota delle Nazioni che contano e staremmo, molto, ma molto, meglio, rispetto ad oggi.
Lorenzo Valloreja
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