SERGIO MATTARELLA VERSO LA RIELEZIONE. IPOTESI DA NOI AMPIAMENTE PREVISTA!
Mi dispiace autocitarmi, ma è necessario. Hanno fatto i pensierosi, l’hanno messa anche sul pateticamente vittimistico col “pane e acqua” di Enrico Letta, ma le ipotesi erano due: o Mattarella o Draghi. Stop.
Anche i vari Bruno Vespa o Concita De Gregorio, ovviamente, lo sapevano, ma non potevano dirvelo: hanno il mandato, tra le altre cose, di farvi credere che in Italia esista ancora un dibattito politico.
Beati loro e poveracci: li invidio professionalmente, ma mi fanno anche pena.
L’Ortis non incassa milioni di euro di contributi pubblici o pubblicità, chi vi scrive non è pagato cinquantamila euro al mese (anzi lo fa per una Idea, e speriamo che non ci sottopongano per questo a TSO) ma vi descrive la realtà: di un Paese senza più politica e sovranità, avviatosi a una mesta liquidazione nell’alveo dell’ Unione Europea.
La “riforma” a questo punto più urgente? L’elezione a vita del Presidente della Repubblica, ammesso che nel frattempo non intervenga una vera e propria annessione all’ “Europa”,
Non mi resta che chiedervi di ripescare, se ne avete voglia, il mio
BASTA COL PENSIEROSO RITUALE SETTENNALE DELL’ ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. LO ELEGGANO A VITA, TANTO COSA CAMBIA? del 5 settembre 2021. Passi pure, eccezionalmente, l’autocitazione, ma non voglio essere noiosamente ripetitivo.
A. Martino
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