ABBIAMO UN PARLAMENTO PIU’ DISTANTE DALLA POPOLAZIONE O PIU’ IRRISPETTOSO DELLE ISTITUZIONI?
Basta girare per le città, drammaticamente vuote, con negozi, bar, ristoranti, centri commerciali e strade deserte, per rendersi conto di quanto sia pesante il periodo che si sta vivendo.
Sembra di vivere un nuovo blocco, dove pochi circolano, ma le attività, quelle che hanno resistito, stanno aperte, senza avventori però.
E’ evidente, anche, quanti italiani, certamente troppi, sembrano essere infastiditi e delusi da tutta la politica, tanto che dopo aver disertato le urne, nelle ultime tornate elettorali, le stesse elezioni del Presidente della Repubblica sembrano interessare pochissimi.
Di contro, quella che viene definita “politica” non sembra fare nulla per la popolazione da cui, quale premio per il suo operato, dovrebbe attingere consensi.
Anzi, con le loro continue divisioni, i politici, forse più interessati al mantenimento delle proprie poltrone che non ai reali problemi dei cittadini, fanno sprofondare nel disinteresse più totale la gente comune.
Un quadro certo non edificante.
Ed è in questo scenario che la V e la VI tornata di votazioni per il Presidente della Repubblica hanno fatto registrare un nulla di fatto.
Fa riflettere come nella V votazione, si sia mandato allo sbaraglio, ed in maniera irrispettosa, la seconda Carica dello Stato, il Presidente del Senato.
Sembra proprio un segnale di come la politica abbia perduto ogni etica, ed ancor di più il rispetto delle stesse Istituzioni, che dovrebbe tutelare e garantire.
Un Presidente Donna, sembra annunciare Salvini, facendo correre il pensiero dei vari cronisti verso la Direttrice Generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Elisabetta Belloni.
Certo con Draghi tecnico, e la Belloni, candidato di altissimo profilo, ma anch’essa tecnico, sarebbe il fallimento conclamato della politica.
In ogni caso il Segretario della Lega sembra proprio abbia voluto lanciare un segnale.
In questa vicenda, stando a quanto ha asserito Conte, gli incontri continuino e solo il tempo potrà mostrarci cosa ne uscirà fuori.
Sicuramente sarà difficile che domani mattina, alla VII chiamata, venga eletto il Presidente della Repubblica, ma, secondo alcuni, potrebbe sortire fuori alla VIII chiama del pomeriggio.
Intanto, noi prendiamo atto dello squallore che sta offrendo una politica di politicanti che sempre più si rivela per quello che è, cioè una congrega di poltronisti.
Ora, senza voler fare il totopresidente, ipotizzando invece che forse c’è da costruire una nuova politica capace di ascoltare i cittadini e pianificare seriamente il futuro della Nazione, ci auguriamo che il Paese possa uscire il prima possibile da questo impasse.
Ettore Lembo
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