L’ELEZIONE DI DRAGHI ARRIVERA’ A COLPI DI SPREAD …
Cari lettori diciamoci pure le cose con molta franchezza: l’elezione del Presidente della Repubblica italiana, al di là di tutte queste pantomime parlamentari delle ultime 24 ore, è stata ormai già concordata e scritta da tempo e noi l’abbiamo sostenuto, denunciato e sviscerato, per primi, nel corso di questi ultimi anni.
Super Mario sarà il prossimo Presidente della Repubblica e la Cartabia, con molta probabilità, sarà il Premier della nuova compagine di Governo che vedrà ancora insieme gli attuali attori dell’Esecutivo Draghi perché così vogliono l’UE, la NATO ed i mercati.
Prova ne è, che solo nel primo giorno di votazioni, la Borsa di Milano ha perso ben 4 punti percentuali.
Certo, tutte le piazze, nella medesima giornata, hanno registrato perdite a causa della crisi ucraina, ma Milano, tra le europee, è quella ché è andata peggio e vedrete come, se, entro 3 giorni, Draghi non sarà eletto Presidente, lo spread tornerà a schizzare verso l’alto.
Siamo dunque sotto l’artiglieria campale degli amichetti di chi vuole svendere il nostro Paese e già questo basterebbe per scegliere chiunque, tutti, ma proprio tutti, tranne Draghi, ma, come se ciò non bastasse, c’è chi, tra i vari commentatori politici, si ostina ancora nel recitare il mantra della necessità di eleggere un personaggio:
- Di alto profilo istituzionale;
- Convintamente Europeista;
- Fortemente Atlantista;
per tutelare l’Unità Nazionale ed il rispetto della Costituzione.
Una vera e propria contraddizione in termini.
Può infatti un Europeista convinto tutelare l’Unità Nazionale?
Può veramente un Atlantista d’acciaio far rispettare la Costituzione?
Ad entrambe le domande io rispondo sinceramente con un no, perché:
- L’UE vuole sciogliere, in maniera del tutto palese e non occulta, le varie realtà nazionali e lo facendo sia, attraverso l’istituzione delle Macro Regioni transfrontaliere, che, attraverso la subordinazione, di fatto, delle varie costituzioni nazionali, al diritto comunitario;
- La NATO – della quale noi facciamo parte, è un organizzazione che non ripudia in nessun modo la guerra quale metodo per le risoluzioni delle diatribe internazionali, cosa, invece, espressamente vietata dalla nostra Carta Costituzionale e, cosa ancor più grave – limita fortemente la nostra azione in politica estera e quindi, danneggia la nostra sovranità.
Dunque, lor signori politicanti, se fossero realmente sinceri e coerenti con le loro convinzioni, a questo punto, dovrebbero smontare, dall’aula del Senato, la lastra di Bronzo con la frase di Vittorio Emanuele II che campeggia sopra lo scranno di Presidenza, e da Montecitorio il bassorilievo con l’allegoria dell’Italia, perché non sono degni neanche di accostarsi a quei monumenti, giacché, se da una parte si ammantano di galateo istituzionale e dall’altra si riempiono la bocca con vuote parole legate alla Democrazia ed al rispetto per la Costituzione, in realtà non sono altro che “un gruppo di clown, con quattro stellette sul petto, pronti a dar via tutto il circo!”
Lorenzo Valloreja
Lascia un commento