MENTRE LO STATO VUOLE PRIVATIZZARE I MONOPOLI, A TORINO, C’E’ CHI VUOLE AVERE IL MONOPOLIO DELLA STORIA
Avevamo dato spazio alcuni giorni fà all’articolo che ci era stato inviato da un tal “IGNOTO UNO” sul tema della RESISTENZA e la LIBERAZIONE DELL’ITALIA, dal Nazismo.
Articolo che sembra proprio smentire l’arroganza di chi da sempre sembra essersi appropriato di fatti storici, cosa che in Italia, a causa di un individualismo atavico, sembra trovi sempre terreno fertile.
Queste le parole che l’ ANPI proferisce: “È intollerabile e inaccettabile l’utilizzo indecente che il professor Ugo Mattei ritiene di poter fare di una storia così importante per il nostro Paese quale fu la Resistenza”.
Tali parole, non possono che risultare fortemente discutibili, e contrastabili, insieme alle altre, punto per punto, a meno che non si ritenga l’ANPI quale depositario del Verbo, cosa, tra l’altro, che non ci risulti essere.
Oggi l’ANPI supporta probabilmente le scelte di un Governo che sempre più sembra somigliare, con i suoi provvedimenti discriminanti ed umilianti verso una parte della popolazione, a quel regime che nel secolo scorso creò altrettanti provvedimenti discriminanti ed umilianti verso una parte della popolazione?
Chi sono loro per potere asserire che la “Resistenza” proposta dal giurista Ugo Mattei a Torino, possa essere definita indecente?
“Nel linguaggio giur. e sociologico, diritto di resistenza, diritto di opporsi, a ogni attentato o minaccia recati ai diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo da parte del potere costituito.” (FONTE TRECCANI).
Non è forse questo ciò che il potere costituito sta facendo?
Che sia forse uno strumento per alzare sempre più i toni e forse accendere quella “guerra civile” mai dichiarata e mai sopita?
Come mai c’è un solo orientamento, nascondendo, occultando, o peggio censurando e bloccando in ogni modo ogni pensiero diverso da quello Governativo?
Ettore Lembo
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