C’È BISOGNO DI NORMALITÀ IN QUESTO PAESE
Eravamo molto indecisi sul testo che avremmo voluto scrivere, troppi avvenimenti disastrosi sono accaduti in quell’anno che si è appena concluso, frutto anche di un ventennio che, nello specifico, non è quello di cui sempre si parla ma quello imposto e voluto da Prodi, e, disgraziatamente, salvato da Draghi.
Ventennio che nemmeno Mattarella sembra voler ricordare nel suo discorso di fine anno, quasi a confermare la sua voglia di andare via.
Un ventennio di Euro, che ha tolto ogni dignità agli europei, iniziando prima dalla Grecia, ed ora proseguendo con l’Italia.
L’ANSA riporta: “Senza essere espressa in Euro, la ricchezza degli italiani varrebbe molto meno, ad iniziare dal patrimonio immobiliare che nelle vecchie lire non sarebbe poi granché” dimenticando però, consapevolmente o inconsapevolmente il grande impoverimento e la cancellazione del ceto medio, vero cuscinetto di fondamentale equilibrio sociale.
Ma è ovvio che non si può parlare male di questo ventennio, e dei crimini che in esso sono stati commessi in Europa, ieri in Grecia e domani si vedrà.
La speranza sembra essere diventata una parola oramai divenuta impronunciabile per ovvi motivi legati a strane dittature sanitarie?
Mattarella ringrazia chi si è vaccinato, forse però umiliando ulteriormente chi – per scelta, convinzione o altro – preferisce non sottostare ad un trattamento sanitario, occultamente obbligatorio, che ha creato in milioni di concittadini, come lui definisce gli Italiani,
discriminati da un Governo senza opposizione.
Appare evidentemente scontato il dover ringraziare i Capi dei cinque governi che hanno formato in successione: Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, le due volte di Giuseppe Conte e naturalmente Mario Draghi e che hanno evitato il peggio?
Qualcuno dice: peggio di che?
Governi che ci hanno sempre più allontanato dall’originario spirito di sovranità ed unità nazionale trascritti nella nostra costituzione.
A tal riguardo le seguenti parole, proferite dal Capo dello Stato, nel suo discorso: “la Costituzione affida al Capo dello Stato il compito di rappresentare l’Unità Nazionale” non possono che trovarci d’accordo, così come concordiamo quando asserisce che: “non si potrebbe resistere senza il sostegno proveniente dai cittadini“.
Tuttavia il Presidente è sicuro che ciò sia avvenuto?
Lasciamo ogni “giudizio” ad i posteri.
A tutto ciò bisogna aggiungere lo squallore che hanno segnato, negli ultimi due anni, la celebrazione del Santo Natale, del fine anno, ma anche della Santa Pasqua, vissuti come mai nella storia.
Non si può quindi che auspicare un sano ritorno alla normalità nella vita di tutti i giorni, piena di socialità, di incontri tra persone che hanno la stessa gioia di sentirsi esseri umani e liberi.
Liberi di abbracciarsi, di guardarsi negli occhi senza posticce mascherine e senza divisioni causate da una scienza incapace di mettersi in discussione e confrontarsi, perché così fa comodo a quelle “dittature” che intendono togliere la dignità ed umiliare.
Ettore Lembo
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