LA NASA STA PER REALIZZARE LA CONQUISTA DELLA LUNA “POLITICALLY CORRECT”.
C’è anche un fumetto edito dalla NASA, dal nome First woman. E’ la storia (immaginaria) della prima donna sulla Luna, in attesa che sulla Luna arrivi una donna vera.
L’astronauta del fumetto si chiama Callie Rodriguez, è di colore ma non troppo (infatti il cognome lascia supporre una componente latinoamericana del suo sangue). La accompagna nel viaggio alquanto impegnativo il robottino RT. Insomma, l’anticipazione della missione Artemis che dovrebbe vedere la prima donna, rigorosamente non bianca, sul satellite del Sole.
Ha dichiarato poco tempo fa Pam Melroy, vice amministratore di NASA: “ La storia di Callie insegna come la passione, la dedizione e la perseveranza ci permettano di trasformare i nostri sogni in realtà. Callie, proprio come me, ha saputo sviluppare le proprie capacità, cogliere ogni opportunità di apprendimento e superare le sfide che l’hanno portata a diventare un’astronauta della Nasa. La sua diversità riflette quella del nostro corpo astronauti di oggi, perché è importante che tutti possano immedesimarsi negli esploratori di stelle».
Mentre nello Spazio c’è un sempre maggiore dinamismo di iniziative da parte non solo di Usa e ovviamente, da coprotagonista storico, della Russia; ma anche e forse soprattutto della Cina cui in qualche modo si appoggiano le monarchie petrolifere della penisola arabica. Ed è davvero singolare che il Politicamente Corretto sia ormai così fanatico da programmare una specie di riparazione dell’ormai mitologica sera (per noi in Italia) del 20 luglio 1969 quando l’Apollo 11 portò i primi uomini sulla Luna: erano le 20:17 e Neil Armstrong e Buzz Aldrin misero piede sul suolo lunare dopo 6 ore dall’allunaggio. Ma erano assolutamente maschi bianchi. Però, si immedesimarono nei due giovanottoni dell’aviazione statunitense non solo ogni americano, ma credo ogni essere umano, maschio o femmina, bianco o nero, o rosso o giallo. L’Uomo era riuscito ad andare sulla Luna, venti anni prima era pura fantasia letteraria e ora si era a una svolta tecnologica di portata colossale e dai risvolti imprevedibili: punto e basta.
Eppure, ora hanno creato “a freddo” e “a posteriori” una conquista della Luna razzista e maschilista, e ne preparano una “inclusiva”; se razzismo e maschilismo vi fu, di certo chi ne fu testimone non se ne accorse.
A. Martino
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