COME UN COLPO DI CANNONE 23PT: “CHE QUESTO NATALE 2021 POSSA RIPORTARE ALL’ITALIA SOVRANITÀ E LIBERTÀ”
Cari lettori de l’Ortis il Santo Natale si avvicina e per questa solenne festività vorremmo in dono, per la nostra Nazione, il ritorno della:
- Pace sociale;
- Prosperità del ceto medio, che poi è la vera cartina di tornasole di tutta l’Economia Italiana;
- Presenza dello Stato nell’economia italiana attraverso un cospicuo piano di manutenzione delle opere pubbliche, nonché di realizzazioni di nuove;
- Piena Libertà individuale;
- Sovranità Nazionale in ambito internazionale.
Ed invece abbiamo assistito in questi ultimi giorni, in maniera distratta e superficiale, alla:
- Tragedia di Ravanusa con l’esplosione in un intero quartiere;
- Morte di tre lavoratori che a Torino, a causa dello schianto di una gru, hanno perso la vita;
- Presentazione – di nascosto, nella notte, come dei ladri – di un emendamento, da parte del Governo Draghi, che permetterà, nell’ottica delle riforme del PNRR, la privatizzazione dell’acqua pubblica, alla faccia del referendum che in passato ha impedito tale scelta;
- Ulteriore riduzione del perimetro delle nostre libertà personali che, dopo aver subito l’imposizione di una vaccinazione surrettiziamente obbligatoria, grazie al Green Pass, oggi vedono incredibilmente balenare all’orizzonte l’ipotesi della IV dose, oltre che un ulteriore procrastinazione dello stato di emergenza;
- Approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del famigerato Trattato del Quirinale che se dovesse passare in Parlamento sottometterebbe per i prossimi decenni il nostro Paese alla Francia.
Tutti eventi apparentemente scollegati tra loro ma che, se osservati bene, mostreranno, ai nostri lettori, il filo conduttore che li lega innegabilmente all’attività di questo e dei precedenti Governi.
In altri termini, ciò che è successo a Ravanusa non è, né una semplice disgrazia, né un atto di incuria, ma è, semmai, imputabile all’abdicazione dello Stato nel suo ruolo di controllore, manutentore e custode del nostro territorio.
Ciò che è successo in Sicilia è identico e spiccicato a ciò che è accaduto a Genova nel crollo del Ponte Morandi, così come è uguale alle mille tubature rotte che fanno sì, che, il 50% del nostro patrimonio idrico, si disperda nei terreni e nelle strade.
Tanta incuria ed inefficienza non può essere contrastata privatizzando, come, tra l’altro, si è già fatto per anni riguardo, alle autostrade ed alla manutenzione delle stesse e come si vorrebbe fare per l’istruzione, la sanità e, udite, udite, per l’acqua!
La risposta a queste problematiche è una ed una sola: NAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI ESSENZIALI!
L’emergenza Covid ce l’ho insegnato: la sanità deve essere pubblica!
BASTA CON QUESTE PRIVATIZZAZIONI SELVAGGE!
Che vada pure in malora il PNRR e con esso l’EUROPA!
L’Italia deve tornare padrona del proprio destino ed il popolo libero di vivere la propria esistenza.
Ciò, in questo momento storico, non può prescindere dal collaborare alla nostra petizione nazionale che tenta di fermare il TRATTATO DEL QUIRINALE.
Una firma non costa nulla ma è, nello stesso tempo, un atto estremamente rivoluzionario e fattivo.
La Patria la si difende con piccoli gesti concreti e questo è uno di questi.
Pertanto, dopo questo invito, auguro a Voi e le vostre famiglie, a nome mio e di tutta la Redazione de l’Ortis, i più sentiti auspici di un sereno e Felice Natale.
DIO BENEDICA L’ITALIA ED IL POPOLO CHE IN ESSA DIMORA.
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