Inconvenienti dell’ecumenismo: se siamo tutti fratelli (credenti in Cristo e non, anzi credenti e non), ci sta benissimo anche la “correzione fraterna” da parte di un oscuro sacerdote greco-ortodosso nei confronti addirittura del papa (o vescovo di Roma, come forse preferisce essere definito).

E’ successo anche questo, ai margini della visita di papa Francesco in Cipro e Grecia.

Per la verità, la “correzione fraterna” è stata alquanto brusca. Un anziano prete greco-ortodosso si è buttato a terra (prontamente rialzato) mentre il pontefice stava entrando nella sede dell’arcivescovato greco-ortodosso di Atene, gridando “Papa eretico”

Non è dato sapere a cosa si riferisse il sacerdote nella sua invettiva: forse è un tradizionalista ortodosso, ben deciso a non arretrare su nessuna divisione dottrinaria che vede cattolici e greco-ortodossi in opposizione? O forse, a qualche enunciazione peculiare di questo papa, che lascia perplessi molto cristiani? Ce ne sarebbero tante, dalla morale sessuale al dogma fino alla politica passando per l’Ambiente.

La visita nell’area greco-cipriota ha visto rinnovati dei forti richiami all’accoglienza di tutti i migranti, e la parificazione da parte di papa Francesco, dei centri di accoglienza ai lager nazisti e ai gulag staliniani.

A. Martino