COME UN COLPO DI CANNONE 22PT: “IL PARLAMENTO NON RATIFICHI IL TRATTATO DEL QUIRINALE!”

Il trattato stipulato al Quirinale giorni fa tra il Presidente francese, Emmanuel Macron, ed il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, con la supervisione dell’ormai uscente Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è di una gravità senza eguali.

In un nostro articolo del 24 novembre 2021 ed intitolato “IDDIO CREÒ L’ITALIA SCHIAVA DI ROMA, NON DEI TURCHI E MEN CHE MENO DEI FRANCESI … DUNQUE, COSA CI STIAMO A FARE PIÙ NELLA NATO E IN EUROPA?avevamo spiegato, prima di tanti altri, a cosa sarebbe andato incontro il nostro Paese, ma ora che abbiamo letto il testo dell’accordo sottoscritto il 26 novembre e del quale qui alleghiamo copia integrale, ci rendiamo conto ancor di più di come, con esso, le lancette dell’orologio della storia siano state riportate indietro ai tempi di Napoleone III, cioè a quando i destini dell’Italia erano legati ai capricci della Francia (vedi questione romana).

Si perché con questo trattato l’Italia ha perso completamente e definitivamente, la propria sovranità a favore dell’Eliseo.

Per anni, giustamente, gli storici ci hanno fatto due scatole così sulla follia dell’Italia mussoliniana nel aver firmato l’assurdo “Patto d’Acciaio”, cioè quando il nostro Paese si legò mani e piedi ad una Potenza che – geopoliticamente molto più pesante del nostro Paese e militarmente ancor più aggressivo – ci avrebbe di li a poco precipitati nel baratro ed ora che è stato fatto altrettanto, tutti gli “scienziati”, scrittori e opinionisti di cui disponiamo, stranamente, tacciono!

Uomini insignificanti, maestri del nulla …

Ma dico io: si può essere più ciechi e miopi?

Ma possibile che tutti si siano bevuti il cervello?

La politica, al contrario di quello che pensano in molti, è una scienza esatta con tanto di regole e teoremi e pertanto sono facilmente prevedibili gli effetti di una scelta errata o le reazioni ad una nostra qualsiasi iniziativa.

Ed è in virtù di questo che un alleanza con una entità di gran lunga superiore alla nostra con la quale si condividono le medesime sfere d’influenza è del tutto impossibile.

Per fare un esempio chiarificatore è come se due uomini, di cui uno dei due più brutto, povero ed impotente, decidessero di aiutarsi a vicenda per fare la corte alla stessa donna: quale sarebbe l’esito?

Semplice, lo sfigato reggerebbe il moccolo mentre l’altro raggiungerebbe l’obbiettivo.

Ed è quello che succederà all’Italia.

La Francia è una potenza militare, ha l’arma atomica, siede nel consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha numerose aziende di Stato o partecipate da quest’ultimo ed è ancora una Nazione sovrana, tutto il contrario del nostro Paese.

In conseguenza di ciò come si può pensare che l’Eliseo possa mai fare gli interessi dei propri cugini d’oltralpe?

Il Trattato del Quirinale prevede l’accordo congiunto sui seguenti dossier:

  • Affari Esteri;
  • Sicurezza e Difesa;
  • Affari Europei;
  • Politiche migratorie, giustizia e affari interni;
  • Cooperazione economica, industriale e digitale;
  • Sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo
  • Spazio;
  • Istruzione e formazione, ricerca e innovazione;
  • Cultura, giovani e società civile;
  • Cooperazione transfrontaliera;
  • Organizzazione.

Ebbene, avendo la Francia scatenato le primavere arabe in chiave soprattutto anti italiana – sia in Nord Africa, vedi caso libico, che in Medio Oriente, vedi caso fortunatamente fallito in Siria e Iran – come farà a tutelare l’Italia nel Mediterraneo visto che teoricamente ci contendiamo la stessa sfera d’influenza???

A tal riguardo si badi bene che all’Art.1 del sopraddetto Trattato e precisamente nei commi 3 e 4, c’è scritto che con molta chiarezza che le Parti: “Riconoscendo … il Mediterraneo (quale) … loro ambiente comune, … sviluppano sinergie e rafforzano il coordinamento su tutte le questioni che influiscono … nelle politiche con il Vicinato Meridionale e Orientale (Balcani)” inoltre “… s’impegnano a rafforzare le relazioni … con particolare attenzione al Nord Africa, al Sahel e al Corno d’Africa … “. Tutti luoghi che, per chi non lo sapesse ancora, sono di nostra competenza!

In altri termini abbiamo finito di essere uno Stato autonomo e ci siamo trasformati in uno Stato fantoccio nelle mani dei francesi: altro che Repubblica Sociale Italiana, neanche Hitler era arrivato a tanto nei confronti di Mussolini.

Voglio vedere su questioni come lo sfruttamento del Continente Nero attraverso il Franco CFA se l’Eliseo getterà la spugna … no di certo.

Questo trattato servirà semplicemente a Parigi per usare la nostra Forza Navale e non solo, in chiave antiturca per il contenimento delle mire di Erdogan nel Mediterraneo. E si badi bene che, una simile operazione, messa in questi termini, non porterà nulla all’Italia, perché, anche se riuscissimo a ricacciare la Sublime Porta dalla IV Sponda, l’Eni dovrà ugualmente sloggiare, sia dalla Tripolitania che dalla Cirenaica, così come dal Fezzan, in favore del gruppo TOTAL, senza considerare le commesse militari che ci verranno tagliate da Ankara.

A tal riguardo potete leggere all’Art. 2, comma 1 “ … le Parti s’impegnano a promuovere le cooperazioni e gli scambi sia tra le proprie forze armate, sia sui materiali di difesa e sulle attrezzature, e a sviluppare sinergie ambiziose sul piano delle capacità e su quello operativo … Così facendo … esse si forniscono assistenza in caso di aggressione armata … “ mente al comma 7 si dice che: “Le Parti s’impegnano a facilitare il transito e lo stazionamento delle forze armate dell’altra Parte sul proprio territorio”.

Insomma, siamo alle soglie di una III guerra mondiale con la Turchia e noi neanche lo sappiamo!

E quando parlo di guerra non sto esagerando giacché Parigi se, sul fronte centrale del Mediterraneo, ha arruolato l’Italia su quello orientale ha mobilitato la Grecia e l’Egitto, di contro, come avrete certamente letto nel nostro precedente articolo pocanzi citato, la Turchia si è accordata con la Spagna, altro Paese NATO, in modo tale che non rimanga accerchiata.

Una simile operazione avventurista avrebbe avuto senso se anni fa, da soli, avessimo condotto, dietro mandato dell’ONU, un’occupazione della Libia per la costituzione ed il mantenimento di un’ipotetica AFIL (Amministrazione Fiduciaria Italiana della Libia), ma oggi, imbarcarci in una simile disputa, per poi non ottenere nulla, è, francamente, una roba da pazzi.

In più, come se non bastasse, la Francia con questo Trattato, non solo ha guadagnato, a costo zero, un esercito, che potrà usare a proprio piacimento ma imporrà, al nostro Paese:

Sul fronte prettamente politico l’Accordo siglato al Quirinale consentirà a Macron di:

  • Costruire un fronte unico verso le forze antiestablishment particolarmente forti ed attive in entrambi i Paesi, al di qua ed al di là, delle Alpi (si legga a tal proposito l’Art. 4 dove ai commi 6 e 9 si dice: ”… A tal fine, le Parti istituiscono un foro di consultazione regolare tra i loro Ministeri della Giustizia per aggiornarsi sulle questioni d’interesse comune nei settori penale, civile, … penitenziario o dell’organizzazione della giustizia  … Nel perseguimento degli obiettivi … le Parti lavorano ad approcci comuni alle grandi sfide … (quali) … la lotta contro i contenuti terroristici online, l’incitamento all’odio …”);
  • Far considerare, in sede di trattativa con la Germania, per i propri esclusivi interessi, il suo peso più che raddoppiato grazie alla delega in bianco dell’Italia.

I fautori di questo accordo diranno che un simile trattato è già stato sottoscritto da Macron e dalla Merkel, nel gennaio del 2019 ad Aquisgrana, ma in quel caso l’accordo aveva tutti i requisiti per poter dare benefici ad entrambe le parti in causa:

  1. La Francia e la Germania sono potenze con peso geopolitico quasi identico;
  2. Parigi e Berlino hanno sfere d’influenza molto ben distinte e delineate: la prima mira al controllo dell’Africa e del Medio Oriente, la Seconda al cosiddetto Lebensraum, cioè al controllo e l’influenza di un territorio comprendente l’Europa Centrale, i Paesi Scandinavi e Baltici passando per le pianure polacche fin giù l’Ucraina;
  3. La Francia ha da sempre privilegiato il comparto agroalimentare, la Germania l’Industria tecnologica e di precisione.

Nel nostro caso sono troppi e tali i conflitti d’interesse da rendere già il solo il semplice dialogo quasi impossibile.

Al contrario un simile accordo, se proprio lo si voleva siglare sarebbe stato ottimale con la Russia di Putin con il quale, come nel rapporto Franco/Tedesco, non abbiamo punti di attrito ma solo interessi reciproci:

  1. Noi abbiamo le industrie di trasformazione, la Russia le risorse;
  2. Noi abbiamo le chiavi del Mediterraneo loro cercano chi li faccia entrare pacificamente;
  3. Loro hanno un esercito potentissimo e le armi nucleari, noi una posizione strategica che ne valorizza le caratteristiche.

Dunque per questi ed altri mille motivi dobbiamo esercitare, per quel che possiamo, la nostra pressione affinché il Parlamento italiano non ratifichi il Trattato del Quirinale.

Come possiamo farlo?

Semplice condividendo il più possibile questo articolo ed il relativo video allegato, e sottoscrivendo la nostra petizione online che qui di seguito troverete e che indirizzeremo ai Presidenti di Camera e Senato.

Che Dio salvi l’Italia da questo scempio!

14 Responses to COME UN COLPO DI CANNONE 22PT: “IL PARLAMENTO NON RATIFICHI IL TRATTATO DEL QUIRINALE!”

  1. Alessandro di Manzano ha detto:

    Ottimo, W L’ITALIA, VIA I FIRMATARI DELL ‘ACCORDO E VIA LETTA È I PATRONI

  2. Anna ha detto:

    VOGLIAMO UN ITALIA LIBERA COME GLI ANNI SCORSI

  3. Roberto ha detto:

    Concordo con Ettore Lembo

  4. Riccardo ha detto:

    Molto interessante..ovviamente la distrazione di massa creata dal Covid offusca la visuale su altri problemi.
    A vantaggio della credibilità dell’articolo, volevo segnalare un piccolo errore nella premessa..non è l’Italia “schiava di Roma”..bensì “ la Vittoria..”…”dov’è la vittoria…che schiava di Roma iddio la creó”..il che si riferisce alla vittoria..giusto per la precisione.

    • LORENZO VALLOREJA ha detto:

      Lo sappiamo molto bene, ma abbiamo giocato su l’inno per ribadire che al massimo la penisola può essere sottomessa solo alla propria Capitale

  5. Marcelo Adrian Garcia ha detto:

    bisogna proteggere il made in Italy, il territorio e lo stato italuano, cioè NOI.

  6. Piero ha detto:

    Firmo ma ormai “è subito sera”

  7. Adriana Gobbi ha detto:

    Da che è rientrato Letta per il paese Italia è stata una jattura
    Tutto scritto da anni… E la colpa più grave c’è l ha chi è seduto al Colle. Gli italiani continuano a prendere schiaffi e supini.. Che tristezza…

  8. Antonella ha detto:

    Voglio un Italia migliore

  9. Sonia Politi ha detto:

    Dove trovo la petizione da firmare? Grazid

  10. Mariarosa ha detto:

    Vogliamo LItalia LIBERA

  11. Rosaria ha detto:

    Italia libera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *