SE QUESTO E’ UN PERICOLOSO SOVVERSIVO, IO SONO IL CONTE DRACULA…!

Il povero Puzzer su un muretto di Piazza del popolo a Roma accanto a tre sfigatissime seggiole con scritto rispettivamente USA, Mario Draghi, Comunità europea (veramente da un pezzo è diventata Unione ma popolarmente continuano spesso a chiamarla così).

Si avvicina qualche centinaio di persone: solo un capannello nel colpo d’ occhio della piazza che non sarà la più ampia di Roma, ma certo non è come quella di Rocca di Papa o di Castel Gandolfo.

Parrebbero fargli quasi l’elemosina, dato che gli recano generi di conforto e solidarietà verbale. Intervengono i “tutori dell’ordine” e ravvisano una manifestazione non autorizzata: Puzzer più o meno cortesemente condotto in questura, e rispedito a Trieste con tanto di DASPO “politico” relativo alla città di Roma, con obbligo di passaggio, sempre più o meno cortesemente, nella locale questura entro le ore 21. Per intenderci: se rimette piede nella sua capitale (dico sua perché egli è italiano, a differenza di tanti clandestini stranieri che a Roma ci vivono e persino lavorano, cavoli suoi e pure amari).

Il giro di vite sulla libertà di manifestare ed esprimere il dissenso c’è, è innegabile; solo giullari, nani e ballerine oltre che pennivendoli di regime si affannano a sostenere il contrario con i furbetti del green pass e delle vaccinazioni fantasma quali armi di distrazione di massa.

Qualcuno ha difeso Stefano Puzzer, da Giorgia Meloni all’ intervento di un deputato pentastellato alla Camera. Con tutta sincerità, mi sembrano, pur non disprezzabili, atti dovuti di un gioco delle parti rassegnato alla ennesima proroga dello stato di emergenza e soprattutto alla cinesizzazione della società.

USA, Mario Draghi, “Comunità” europea: con il candore e l’ingenuità dei puri e degli onesti, forse Stefano Puzzer ha colto nel segno e con una straordinaria sintesi.

A. Martino

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