IL GRANELLO DI SABBIA

La peculiarità dei detti popolari consiste nel fatto di descrivere con poche parole delle grandi verità. Infatti chi potrebbe mettere in discussione che “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”? Questo modo di dire lo ritengo alla stregua di un teorema inconfutabile. La Storia infatti, fin dai suoi albori, è disseminata di episodi che dimostrano di come spesso l’uomo si faccia travolgere dalla superbia e si convinca di essere padrone della propria vita e della vita altrui. Ma questa sua convinzione sarà puntualmente sgretolata da fatti imprevisti e apparentemente casuali. A tal riguardo mi vengono in mente quelle menti luciferine che dal Marzo del 2020 hanno lentamente fatto scivolare la democratica Italia in una grigia dittatura di cui il frutto più marcio è il cosiddetto “green pass” obbligatorio per tutti i cittadini. E se noi riavvolgessimo il film di questa follia programmata e lo guardassimo dal primo fotogramma rimarremo sicuramente stupiti di come non solo la tabella di marcia ideata per affondare la Nazione sia stata rispettata in ogni minimo punto, ma anche con una velocità e una rapidità che secondo me ha lasciato di stucco gli stessi artefici di tale aberrazione. Però, come detto prima, “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. E quindi, utilizzando una splendida metafora di Massimo Mazzucco, il frantoio che spreme le olive quando incontra i noccioli si ferma. E’ come quando all’interno di un meccanismo perfetto e ben oliato viene introdotto un minuscolo granello di sabbia capace di bloccare tutti gli ingranaggi. Quindi in virtù di ciò mi è parso di capire che i mandanti e i complici del governo italiano si siano imbattuti nel fatidico granello di sabbia in quel di Trieste e per la precisione nel Comitato Lavoratori Porto di Trieste.

Tutti sanno a cosa io mi stia riferendo. Quando questo esecutivo indegno e sovranazionale era in procinto di festeggiare per la buona riuscita di tutte le leggi liberticide imposte agli italiani qualcosa è andato storto, come sempre accade. Infatti clamorosamente milioni di italiani si sono categoricamente rifiutati di invadere gli hub vaccinali per ottenere il “passaporto verde” e anzi un manipolo di operatori portuali, evidentemente sganciati dalle sigle sindacali di regime, hanno preso coscienza della propria forza intrinseca e hanno deciso di bloccare il settimo porto europeo per importanza, con lo scopo di far abolire l’odioso lasciapassare. Come se un uomo si ritrovasse dall’oggi al domani a respirare con un polmone solo! E se questo atto imprevisto poteva sembrare inizialmente pericoloso e azzardato il governo ha scelto quasi immediatamente di scendere a patti con i lavoratori triestini proponendo tamponi gratuiti per tutti. Ma inaspettatamente i portuali hanno rilanciato affermando che i tamponi sarebbero dovuti essere gratuiti per tutti i lavoratori italiani. Prendendo così l’esecutivo italiano in contropiede e mettendolo in difficoltà. Ma la cosa che secondo me ha spiazzato più di tutte Draghi & Co. è il fatto che la sua tattica del divide et impera non è riuscita appieno. Nel senso che, non è un mistero per nessuno, l’obbiettivo del governo è sempre stato quello di mettere contro vaccinati e non vaccinati. Infatti ogni regime teme un popolo coeso e unito, mentre un popolo composto da fazioni che si fanno guerra tra loro è più malleabile e facile da gestire. Ma nel caso dei portuali di Trieste non solo Draghi ha fatto la pentola senza coperchio ma ha fatto anche i conti senza l’oste, come si suol dire. Si perchè il leader dei portuali triestini, Stefano Puzzer, ha affermato:”Io sono vaccinato. Vaccinato per scelta. Ma non lascerò mai un fratello fuori dal porto senza green pass e dunque senza stipendio!”. Immagino che dopo aver sentito queste parole la combriccola governativa abbia avuto un sussulto. Perchè effettivamente suona strano sentir parlare di “fratellanza” dopo mesi e mesi di propaganda martellante volta a definire i non vaccinati come untori, criminali e causa principale di tutti i mali della Nazione. E ciò dimostra il totale scollamento dalla realtà delle èlites che guidano il governo italiano. Perchè anche il sottoscritto può testimoniare di avere amici, colleghi e parenti che pur essendosi vaccinati non hanno alcun problema a frequentarmi e anzi ritengono che il cosiddetto green pass sia alla stregua della “corazzata Kotionkin” di fantozziana memoria. Evidentemente il popolo italiano è meno stupido e miserabile di come lo percepisca Mario Draghi e i suoi ascari….

E questa inaspettata visione della realtà di tanti italiani ha giustificato la scomposta reazione del governo che ha scatenato le Forze dell’Ordine contro cittadini inermi scrivendo, come tutto il mondo ha potuto vedere, una delle pagine più vergognose di tutta la Storia italiana.

Ora la situazione è in continuo divenire. E’ impossibile prevedere quale piega prenderanno gli eventi. Ma comunque vada è confortante sapere che in Italia ci siano ancora uomini e donne disposti a morire in piedi piuttosto che vivere strisciando.

Alessio Paolo Morrone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *