ORRORE IMMENSO E VIGLIACCO CONTRO I CADUTI ITALIANI. SCEMPIO NEL SACRARIO DI NETTUNO
Le parole a volte non hanno senso; il dolore e l’amarezza, quando estremi, si spiegano per le loro stesse ragioni o con qualche immagine eloquente (vale più una immagine….).
Lo stesso vale anche per la felicità e la gioia. Ma qui purtroppo, siamo dinanzi al primo caso. Tremendamente. Ricordo solo che tra Nettuno e Anzio, nel 1944, le forze italiane unitamente a quelle tedesche (ancora alleate per la Repubblica Sociale italiana) affrontarono con orgoglio e determinazione lo sbarco alleato. L’ avanzata su Roma fu messa in difficoltà e ritardata: solo lo sfondamento delle orde coloniali francesi con la loro ben nota barbarie alle spalle delle linee dell’Asse in Ciociaria costrinse gli italo-tedeschi alla ritirata.
Alcuni giorni fa (verosimilmente la notte tra il nove e il dieci settembre) dei vermi finora ignoti, ma di sicura collocabilità ideologica, hanno profanato selvaggiamente tre loculi di caduti nel sacrario dei caduti della RSI di Nettuno (ufficialmente cimitero di guerra), addirittura trafugando due feretri.
Non dubitiamo del doveroso silenzio delle famose “istituzioni democratiche”, e diamo atto alla Sinistra bellaciao con certe foraggiatissime associazioni in testa, la capacità di tenere desto e mai sopito l’Odio, con una dedizione oserei dire religiosa. Intendo l’odio vero, reale e fattivo, non quello tanto in voga della “polizia del pensiero” e dei concetti e parole scorretti secondo il Pensiero Unico.
A. Martino
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