SIAMO SICURI CHE I TRIONFANTI TALEBANI SIANO SOLO IN AFGHANISTAN, E NON ANCHE IN TUTTO IL COSIDDETTO OCCIDENTE? MA QUI NON SONO ISLAMICI….
Non alludo infatti alle sacche di “sharija reale” presenti ormai sul nostro territorio (come recenti fatti di cronaca insegnano, e pur sempre minime rispetto a intere cittadine o città di medie dimensioni di fatto sottratte al controllo dello stato come in Regno Unito, Francia o Germania).
Il regime dei talebani (che fuori da Kabul non fu mai davvero sradicato), infatti, cosa è?
E’semplicemente un regime di polizia religiosa e dei costumi abbastanza asfissiante e intollerante, ben più a quanto pare, di quello iraniano, e non molto più di quello pakistano; e abbastanza equiparabile a quello saudita.
I talebani avversano l’eguaglianza dell’uomo con la donna fino a negare la dignità di questa (così almeno il main stream ci riferisce parlando persino di donne frustate come tanto per passare il tempo), aborrono la musica occidentale (per quanto riguarda la leggera a dittatura anglosassone, non mi sembra una grande disgrazia), sono contrari all’ uso dei semafori (ma non danno fastidio anche a molti automobilisti di qui?).
I rapporti sessuali preconiugali ed extraconiugali sono sanzionati fino alla pena estrema, ed è vero che la base è la colpa della donna, ma in pratica anche l’uomo in quanto partecipe di adulterio o copula illecita viene coinvolto alla pari. Colture di oppio a parte, sono tremendi verso spacciatori ma anche consumatori di stupefacenti; la pornografia in qualunque forma e declinazione è impossibile nei territori da costoro controllati.
Ecco una prima spontanea osservazione: per molti aspetti (o integralmente o tendenzialmente) l’ ordinamento islamico dei talebani combacia con la nostra antica antropologia, e morale cattolica; certo con sanzioni meno severe e controlli meno asfissianti e polizieschi, certo senza senso della misericordia e certo senza burqa. Ma sta di fatto che nello Stato pontificio, un uomo e una donna estranei, non sposati tra di loro, commettevano non necessariamente peccato, ma sicuramente reato, nel trascorrere una notte sotto lo stesso tetto. E fine al 1975, “delitto d’onore” a parte, il marito e padre era il monarca assoluto, più o meno illuminato e più o meno benigno, della cellula familiare come da Codice civile.
La società del Regno delle Due Sicilie, ma in fondo anche quella della provincia meridionale fino a sessanta-settanta anni fa era tanto lontana dalla visione antropologica del rapporto uomo-donna? I meno giovani tra noi ricordano le donne perpetuamente a lutto nei paesi più interni, col capo avvolto in un uno spartano foulard nero anche fuori dalla chiesa? Non dicono nulla decine di film sulla condizione femminile quali “Divorzio all’ italiana”, pur col sorriso agrodolce della Commedia?
Ma non è tanto sulle tracce di “talebanismo” nel nostro passato che voglio attirare l’attenzione, bensì piuttosto…alle attuali. Certo, perché venuta meno l’anima cattolica del nostro popolo sempre più minata da una chiesa rinunciataria e modernista, e dalla incalzante “laicità”, si è andata ormai formando una specie di religione di stato, pur assolutamente secolare (senza nemmeno la metafisica simbolista del culto della Ragione del Terrore francese). I suoi dogmi, in ordine storico di apparizione, sono: l’antifascismo, la repubblica, la “pace”; la NATO e l’alleanza con gli USA; l’ aborto; l’ Europa (intesa come sudditanza a Bruxelles-Strasburgo); l’ antirazzismo; l’omosessualità e tutte le possibili “diversità” sessuali eccetto ancora e non so fino a quando la pedofilia; e infine, dall’ anno scorso, il sanitarismo.
E attenzione, non si tratta semplicemente di campagne di stampa, o di martellamenti opinionistici. Tutto quanto sopra è assistito da ben precise norme penalistiche repressive (ad esempio la legge Mancino-Scelba), e persino da polizie speciali ignote ai più come OSCAD. Ma anche calcare la mano sulla critica all’ Europa o alla “gestione della pandemia” (capi di imputazione assolutamente estranei alle leggi attuali) può portare all’ interessamento “attenzionante” della polizia politica e dell’attentissima polizia postale. Quel che importa non sono solo la sostanza dell’illecito di pensiero ed espressione, ma anche i toni, l’insistenza, la passione ideale.
D’altronde, il famoso o famigerato DDL Zan di prossima approvazione parlamentare cosa volete che sia, se non tintinnare di manette? Perché la lobby arcobaleno vi tiene così oserei dire, disperatamente? Perché tengono così tanto al diritto di accesso alla propaganda LBT fin dentro agli asili?
Ma vi rendete conto o no, che nel mese ormai istituzionalmente deputato all’ “orgoglio gay” le nostre città sono pavesate di bandiere arcobaleno, e che molte pubbliche amministrazioni realizzano persino manufatti fissi (come panchine) con quei colori? Vedrete che pian piano la bandiera arcobaleno si affiancherà o sostituirà il povero vecchio Tricolore assieme a quella dell’Unione europea. E non vedete che qualunque forma di cattivo gusto, volgarità, oscenità decadente, blasfemia è ormai impunibile per tacito decreto, se nel contesto di un Gay pride o sotto l’ egida del variopinto vessillo un tempo solo innocuo simbolo della pace?
Rifiutarsi di farlo sventolare qualora lo si richieda? Un atto di “inciviltà e oscurantismo”, già penalmente sanzionabile almeno in forma indiretta come forma di offesa, di intolleranza, se non addirittura di incitamento all’ odio: il diritto non è una scienza esatta, ci pensano per il momento certa magistratura e certi rapporti di polizia giudiziaria.
In quanto poi al “bacio rubato” a Cenerentola, a Metoo e dintorni, al voler vedere gli altri letteralmente in ginocchio in ossequio alle proprie ideologie…impossibile parlarne in questa sede, ne abbiamo scritto in almeno altri cinquanta articoli. Insomma: siamo proprio sicuri, che la cosiddetta civiltà occidentale del 2021 sia così abissalmente diversa, e così più libera della dittatura talebana?
Se alla Sharija sostituiamo il Politicamente corretto a Pensiero Unico unitamente all’ Ateismo di stato camuffato da “laicità”, i due sistemi non tendono a sinistramente combaciare, proprio come due immagini speculari e apparentemente opposte?
A me pare che i talebani, non islamici e secolari, già li abbiamo in casa e ci comandino, qui come nella capitale dell’impero e nei suoi satelliti: Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Alessandro Zan, Nancy Pelosi….o no?
A. Martino
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