L’ACQUA SANTA
Fino a 30-40 anni fa si potevano ascoltare nel panorama nazionale e internazionale almeno qualche migliaio, tra band e cantautori, di artisti realmente politicamente scorretti, controcorrente e invisi al pensiero unico dominante, comunemente noto come mainstream. Oggi purtroppo, se ci guardiamo intorno, ci renderemo conto che almeno il 99,99% degli artisti mondiali di qualsiasi genere si sono letteralmente appiattiti e livellati alle ideologie e alle mode imposte dai padroni del mondo.
Per quanto riguarda l’Italia, sempre in campo musicale, forse due sparute mosche bianche riescono ad ergersi sopra la melassa ottundente che quotidianamente ci ferisce le orecchie e l’intelletto. Sto parlando di Enrico Ruggeri e Povia. Questi ultimi sono a tutti gli effetti gli artisti più noti in Italia che si sono rifiutati di barattare la propria arte con la propria dignità. Però ho avuto il piacere di constatare che gli artisti di cui sopra non sono gli unici a rischiare il linciaggio mediatico poichè adusi a chiamare “pane” il pane e “vino” il vino. Infatti di recente mi sono imbattuto su Youtube nel brano musicale “L’Acqua Santa”, composto ed eseguito dal cantautore cagliaritano Alessandro Lilliu.
In questo brano l’artista riesce a fotografare in modo nitido e impietoso il tempo presente, servendosi unicamente di qualche accordo e una manciata di strofe. Egli riesce a ricreare, pur con una differente impostazione lirico-musicale, il medesimo scenario oppressivo e annichilente evocato dai Pink Floyd in “Another Brick In The Wall”. Ma dubito che la band inglese avrebbe mai immaginato che l’angoscioso videoclip del loro brano si sarebbe realizzato nella vita reale quarant’anni dopo.
E quindi in definitiva che cos’è questa “Acqua Santa” citata dal cantautore sardo? Essa non è altro che la metafora del presunto elisir di lunga vita, della millantata panacea di tutti i mali comunemente nota come vaccino anti covid-19.
Sfido chiunque a confutare il fatto che dal covid prima e dal vaccino dopo sia scaturita una neo religione pagana. Una religione rigida e assolutizzante per cui:
“Devi ascoltare senza obiettare
Senza capire devi accettare
E certe domande non le devi fare”
Di conseguenza gli hub vaccinali si sono trasformati in parodie patetiche e grottesche delle chiese cristiane, dove la gente si ammassa e si spintona per ricevere questa sorta di battesimo laico e blasfemo, mentre se ci si reca nelle VERE chiese per cercare la VERA Acqua Santa si troverà solo il miserrimo dispenser con il gel sanificante…
Alessio Paolo Morrone
Lascia un commento