PIU’ PROPAGANDA DI COSI’ CON LO SPORT FECERO SOLO I NAZISTI NEL 1936 E I SOVIETICI NEL 1980. PERCHE’ NON RIUSCIAMO PIU’A ESULTARE PER LA NOSTRA NAZIONALE DI CALCIO.
Siamo italiani, quindi come non rallegrarci della vittoria a UEFA euro 2020 dei nostri ragazzi, invitti legionari…del pallone?
Però siamo anche patrioti, nazionalisti, sovranisti, tenaci oppositori del Pensiero Unico. Restano valide parola per parola le tesi da me esposte in ALLA FINE IL TEMUTO ORDINE DALL’ALTO E’ GIUNTO: “IN GINOCCHIO!”. SE DAVVERO LO FARANNO, NON TIFATE PER QUESTA NAZIONALE DI CALCIO DI RAGAZZI RICCHISSIMI, MA POVERACCI SOTTOMESSI. del 30.6.2021. Non possiamo esultare, né tantomeno vedere la notte di Wembley come un evento messianico. Qui a L’ Ortis scarseggiamo di mezzi, ma non di coerenza.
Anche se a inginocchiarsi, ieri per l’ennesima volta, sono stati pure gli inglesi. Da questo punto di vista e in questo senso per lui inconcepibile, ha ragione quello dei nostri ragazzi (mi pare Bonucci) che ha gridato ai tifosi inglesi che “devono mangiarne, di pastasciutta”. Evidentemente, non basta la Brexit o la fortuna di non essersi follemente disfatti a suo tempo della propria moneta, o una Corona, perché un popolo si riappropri di destino e anima.
Questo torneo, tra inginocchiamenti e illuminazioni arcobaleno in funzione LGBT e ungarofobiche, ha avuto un livello di politicizzazione totalitaria paragonabile solo alle Olimpiadi di Berlino del 1936 o di Mosca del 1980: penso che nessuno dei due abbia ben portato agli organizzatori, spero che sia così anche per l’ Unione europea.
La vittoria dell’Italia è cavalcata dal Sistema funzionalmente alla dittatura sanitaria come “segno di rinascita” (e le “varianti”, e la strana inefficacia delle inoculazioni? Ma la pandemia non è stata in tutto il mondo? E le incognite sulla riapertura delle scuole?). Ma anche come una sorta di sacrosanta vendetta contro la empia Brexit.
Vergognoso il dileggio del principino Georgie (terzo in linea successoria) con i suoi genitori William e Katherine di Oxford; altrettanto vergognoso il disprezzo da parte degli atleti inglesi della medaglia d’ argento.
In conclusione. Pur con rammarico e storicamente rincrescendomi, devo dar ragione a Winston Churchill per cui “gli italiani perdono le partite di calcio come fossero una guerra e perdono le guerre come fossero partite di calcio”. Ma gli inglesi farebbero meglio a far meno i censori del mondo universo, e a moderare la loro superbia che ha avuto sempre costi, umani e non, non indifferenti. Come mai proprio Churchill perse le elezioni, appena vinta una guerra che in pratica costò a Londra il suo Impero?
La propaganda di Draghi con la marcia trionfale dei duces del pallone fino a Palazzo Chigi, però, nella sua magniloquenza mi sembra un segno, se non di debolezza, di disperato attaccamento a una fortuna inaspettata.
A. Martino
Lascia un commento