SCACCO MATTO ALL’EUROPA IN QUATTRO MOSSE: AUMENTARE DISAVANZO; INTRODURRE MONETA SOVRANA PARALLELA A SOLA CIRCOLAZIONE NAZIONALE NON A DEBITO; RIFORMA DEL SISTEMA BANCARIO; ISTITUIRE UN’AGENZIA DI RATING AUTONOMA
La cosiddetta procedura di infrazione costituisce il necessario passaggio di una dinamica che parte dal malcontento della Commissione per l’alzata di testa degli italiani che, dopo decenni di connivente sottomissione si trovano a pretendere una linea di politica economica del tutto estranea alle tradizioni: obiettivo lo sviluppo e non più il risanamento dei conti pubblici che, lo sanno anche i bambini, in condizioni recessive determina il suo esatto contrario.
Infatti l’Italia, in questi decenni, ha continuato registrare un rallentamento del tasso di crescita (sistematicamente più basso di quello degli interessi sul debito che, quindi, avanza più in fretta del PIL) e un logico peggioramento della situazione finanziaria: l’Avanzo Primario di Bilancio, quindi tasse maggiori al netto del pagamento degli interessi sul debito, ha comportato un continuo impoverimento degli italiani. Ma questi erano gli accordi per fare e restare nell’Euro: Indebolimento della situazione del Paese.
La commissione vorrà, quindi, piegare gli italiani quando si vedrà che la volenterosa azione dell’attuale Governo non basterà a raggiungere un pò di aumento del PIL e le prospettive dovrebbero essere tremende: dal Governo Cottarelli a quello della Troika (Commissione, BCE, e FMI) o entrambe le cose.
Unica via di salvezza:
- Aumentare il disavanzo e introdurre Moneta Sovrana parallela a sola circolazione nazionale del debito;
- Riforma del sistema Bancario (le piccole tornano a fare credito alle imprese, le grandi comprano i Titoli di Stato).
Se il mercato non vuole più i titoli a dieci anni – in quanto aspettano gli aumenti di spread e di rendimento dei titoli futuri – perché non dargli quelli a breve con più bassi tassi d’interesse?
Infine e, da subito, istituire un’agenzia di rating autonoma e seria che impedisca lo scenario peggiore, vale a dire un rating talmente basso da impedire alle banche di mettere i nostri titoli negli attivi ed il conseguente commissariamento dello Stato italiano: scenario previsto dai trattati con le OUTRIGHT MONETARY TRANSATIONS ovvero la BCE che compra i titoli sul mercato primario, ma in cambio l’Italia non ha più autonomia.
Nino Galloni
Lascia un commento