DALLE STELLE ALLE STALLE

Carburanti alle STELLE, ma anche il lusso dal momento che per alcune aziende sembra aversi una capitalizzazione di ben 70 miliardi in 4 mesi.

Invece le vendite ed i prezzi al dettaglio, specie dei prodotti alimentari, vanno alle STALLE, nonostante i prezzi al supermercato anche essi alle stelle.

Così si allarga sempre più il divario tra i ricchi ed i poveri.

I ricchi che comprendono quelle poche caste e lobby che qualcuno indica come i gestori del mondo, diventano, sempre in numero minore ma, sempre più ricchi. Così che, Il lusso vola in Borsa, come ad avere ormai completamente dimenticato le difficoltà, PERALTRO DI BREVE DURATA, causate dalla pandemia.

A conferma, lo dimostrano colossi europei, iniziando da Lvmh, il balzo da inizio anno, è storico: ha chiuso la settimana a Parigi a 651,2 euro (-0,4%), con una capitalizzazione balzata a 328,69 miliardi, ben 70 miliardi in più rispetto ai 258,18 miliardi di fine gennaio, quindi in poco più di quattro mesi.

Per i poveri, che sono quei mercati accessibili a tutti, inclusi gli alimentari, l’ago va al contrario.

Ad aprile 2021 le vendite al dettaglio segnano un calo rispetto al mese precedente pari a -0,4% in valore e -0,5% in volume.

Le vendite dei beni alimentari sono in aumento (+1,0% in valore e in volume) mentre calano quelle dei beni non alimentari (-1,5% in valore e -1,7% in volume).

Certo il prezzo della benzina che è ad i massimi da ben 2 anni e, secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo economico, elaborati sulla media dell’ultima settimana, la benzina in modalità self è praticamente arrivata a 1,6 euro al litro (1,599 euro), il gasolio è invece a 1,458 euro, deve far riflettere.

In un momento di crisi tale, mentre si parla tanto di far ripartire il paese, i prezzi così alti dei carburanti risultano essere una forte limitazione alla crescita. E potrebbero essere una delle cause degli aumenti sia dei generi alimentari che dei beni di prima necessità.

Una forbice che si allarga aumentando sempre più il divario tra le due fasce sociali, le uniche  che oramai sono rimaste, avendo cancellato quella intermedia.

Ricchi e Poveri.

I risultati sono dimostrati dalla diversità di trend delle  due notizie inerenti i due mercati economici che infatti hanno attori diversi.

Serviranno gli investimenti profusi e previsti dal governo sulla digitalizzazione per riequilibrare il tutto?

Ettore Lembo

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