RITORNO ALL’ESSENZIALE

L’autrice controcorrente Ilaria Bifarini di recente ha affermato:”Essere emarginata perchè non vaccinata non solo non mi spaventa ma mi rallegra. Non essere ammessa nei luoghi destinati ad una massa di ciechi adulatori di ogni discorso dominante, che spacciano le loro paure e il loro conformismo per senso civico, mi conforta”.

Chi scrive condivide al 100% il pensiero della nota scrittrice. Infatti è indubbio che dal marzo del 2020 tutti noi siamo stati precipitati in un vero e proprio racconto kafkiano dove l’assurdo e il grottesco la fanno da padroni ma troppo pochi in Italia ne hanno preso coscienza. Stiamo vivendo tempi totalmente avulsi dalla realtà dove la verità viene percepita come menzogna e viceversa. A conferma di ciò provate a dire ad una stessa persona:”Ho deciso di cambiare sesso!” e poi:”Ho deciso di non vaccinarmi!”. Quindi osservate per quale delle due affermazioni l’interlocutore rimarrà stupito.

Il vaccino è diventato ormai una vera e propria religione a tutti gli effetti. E come a tutte le religioni pagane bisogna crederci ciecamente mettendo da parte qualsiasi dubbio o perplessità. Oggigiorno dire in pubblico di non volersi vaccinare sarebbe come affermare di non credere in Allah all’interno di un’affollata moschea di Islamabad. Poichè il gel disinfettante ha sostituito l’acqua santa. E se i sacerdoti cattolici indossano, o dovrebbero indossare, la talare nera i sacerdoti del dio vaccino indossano il camice bianco. Per non parlare dei martiri. Come i cristiani mettono in conto l’eventualità di morire per la fede in Dio, così gli adoratori del vaccino hanno preventivato la possibilità di morire o di rimanere menomati a vita pur di combattere, a loro dire, il covid. E quindi vediamo quotidianamente intere mandrie di bovini da macello pazientemente ammassate davanti agli ingressi dei centri vaccinali. Il problema di fondo è che in teoria la vaccinazione dovrebbe essere una libera scelta individuale, mentre invece con una serie di ricatti e stratagemmi la si vuole imporre per legge a tutti,indistintamente. Dai neonati agli ultracentenari. Però lo Stato non può ovviamente andare casa per casa a sparare col fucile i vaccini come fossero proiettili narcotizzanti per addormentare i rinoceronti. Perciò si dovrà utilizzare l’arma del ricatto, come detto prima. E quindi ufficialmente chiunque è libero di vaccinarsi o no però chi non dimostrerà di aver assunto il noto composto biologico non potrà andare allo stadio, al ristorante, al cinema, in discoteca e ai concerti. Non potrà viaggiare ne accedere a qualsiasi hotel o resort. E purtroppo noi sappiamo che milioni di italiani si sono già vaccinati o hanno intenzione di farlo pur di non rinunciare a queste opzioni. Ma io mi chiedo:”Sono cose necessarie per la nostra esistenza?”.

 Fino alla fine della seconda guerra mondiale le occupazioni principali dell’uomo medio si riducevano al lavoro e alla famiglia. In alcuni casi, al massimo, allo studio. Il concetto di “svago” non esisteva. E non esisteva neanche la TV. Poi nel dopoguerra ha preso il sopravvento la cosiddetta civiltà dei consumi che ha imposto all’uomo il desiderio irrefrenabile di beni e servizi totalmente futili se non propriamente inutili. E quindi le èlite vogliono imporre una vagheggiata “nuova normalità” facendo leva sui desideri dell’uomo moderno. Desideri però, come detto prima, indirizzati verso cose assolutamente non essenziali. Va da sé che colui che rifiuta il vaccino per tirarsi fuori dalla dittatura sanitaria dovrà giocoforza basarsi sulle cose essenziali della vita, rigettando da sé tutto ciò che lo potrebbe rendere ricattabile agli occhi delle èlite di cui sopra. Amicizie e affetti inclusi.

Ma come si sul dire”il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. Perchè i padroni del mondo, inconsapevolmente, col vaccino stanno selezionando e forgiando un’altra èlite, composta però da uomini liberi e non manovrabili. E che prevedo darà molto filo da torcere ai fautori del Nuovo Ordine Mondiale.

Alessio Paolo Morrone

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