“O SI STA CONTRO LA MAFIA O SI E’ COMPLICI, NON CI SONO ALTENATIVE”
Nel titolo, le parole indiscutibili del Capo dello Stato nel commemorare la data che ricorda le vittime della strage di Capaci.
Parole che si aggiungono ad i fiumi di parole che da allora, ma anche da prima, sono state proferite contro la mafia ed i mafiosi.
Ma cosa è la mafia?
Chi sono i mafiosi?
Dove stanno?
Tutte domande cui non VOGLIONO CHE SI TROVI RISPOSTA.
Chissà chi non vuole, o forse si sa?
Parole che si ripetono, si enunciano, si gridano ad ogni ricorrenza, ma… le risentiremo, rivedute e corrette, alla prossima occasione… ma… sono mafiosi solo Toto Reina, Tommaso Buscetta, Vito Ciancimino, Luciano Liggio, e i tanti nomi più o meno noti, molti dei quali hanno ordinato crimini efferati contro organi dello stato o contro chi si oppone al loro volere?
Certo che no.
Ma chissà perché, non si va mai oltre… Anzi quando si cerca di risalire a chi guida….
Eppure, sembra essere il pensiero comune, chi guida le fila stia tra i vertici della macchina dello Stato? Chi lo sa?
Tante indagini, che si perdono nel nulla, o grazie ad artefici di vario genere non giungono ad effettiva conclusione?
Così le parole del Presidente, diventano inesorabilmente parole pesanti, ma sembra affidate al vento e cancellate dal mare.
Come quella coppia di innamorati che tanti anni fa hanno scritto t’amo sulla sabbia, ed il vento a poco a poco, se l’è portato via con sé.
Brano cantato da Franco I e Franco IV alla fine degli anni 60.
Ettore Lembo
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