COME UN COLPO DI CANNONE 7PT: “SCUOLA: PER SALVARE IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI BISOGNA ANCHE AVERE IL CORAGGIO DI FERMARLI”
Noi de l’Ortis siamo intellettualmente onesti: se uno fa una proposta, a nostro modo di vedere, giusta, la facciamo subito nostra, a prescindere da chiunque l’abbia formulata.
Così, anche se non l’avremmo mai detto, ma, sulla questione del rendere nullo l’Anno Scolastico 2020/21, dobbiamo schierarci necessariamente con la Germania perché, su tale vicenda, ha dimostrato di essere un Paese eticamente serio e preciso.
D’altronde – dello stesso avviso, anzi per dirla meglio – fin dal novembre 2020 anticipammo questa proposta teutonica perché è fuor di dubbio che, con la Didattica a Distanza, noi stiamo allevando dei “somari”.
E questo lo diciamo non perché vogliamo gettare la croce sugli insegnanti – i quali hanno francamente fatto più di quello che era loro possibile, né possiamo addossare la colpa alle famiglie che si sono spese, sia in termini di risorse economiche che di tempo, per affiancare i propri figli, così come non possiamo prendercela con gli alunni che si sono adattati ed impegnati adeguatamente, né, tanto meno, con i Presidi ed il personale amministrativo delle varie scuole che, in così poco tempo, sono stati in grado di trovare anche le risorse per garantire la DaD alle famiglie meno abbienti – ma è fuor di dubbio che la colpa del fallimento della Didattica a Distanza risiede proprio nella natura stessa di questo strumento che è totalmente inadeguato rispetto alla Formula in Presenza.
I ragazzi infatti hanno bisogno di socializzare, confrontarsi, interagire, tra di loro e con gli insegnanti.
Ora immaginate che danno ha causato questa Pandemia che, ad oggi, ha fatto perdere, di fatto, due anni scolastici ai nostri figli: il 2019/20 ed il 2020/21.
Provate solo a fantasticare per un attimo di essere nei panni di uno studente che nell’anno scolastico 2019/20 ha frequentato la classe IV, ed oggi, nell’anno scolastico 2020/21, sta frequentando la classe V.
Come si presenterà al’Esame di Maturità? Con quali conoscenze e competenze?
Certamente non saranno preparati come i loro colleghi diplomatisi nel’A.S. 2018/19.
Questo la Germania lo sa, e con essa anche la Gran Bretagna, la quale, fino dal Gennaio 2021, ha vietato a tutti gli studenti presenti sul proprio territorio nazionale gli esami di maturità, ed allora perché l’Italia deve restare il Paese dei “mammoni” dove prima di tutto viene il pezzo di carta, poi il voto, ed infine la qualità?
Lo so, è un male tipicamente italiano quello di dimostrare, dietro operazioni di facciata, competenze e preparazioni che, in realtà, non si hanno.
Si è fatto questo errore durante il Fascismo – quando si spostavano i carri armati e gli aerei per far credere al popolo, ed ai nostri avversari internazionali, che si avesse un esercito più potente di quello che in realtà si aveva – e lo si continua a fare convintamente anche oggi con, ad esempio, l’operazione dei Poliziotti di Quartiere (agenti ai quali si è semplicemente data una divisa nuova) piuttosto che con la creazione della Guardia Costiera (nello specifico si sono prese le navi della vecchia capitaneria di Porto e ci si è limitati a scrivere sulle “murate” Guardia Costiera) così come l’incredibile quantità di laureati che oggi termina il proprio percorso universitario con l’immancabile 110, un voto, questo, un tempo raro, oggi pressoché scontato.
Cos’è cambiato dunque tra la vecchia generazione degli studenti e quella attuale?
Forse sono diventati tutti scienziati? No davvero, semmai è vero il contrario! Cioè che il livello si è incredibilmente abbassato e questo perché lo vuole l’Europa.
Si perché l’UE vuole far credere ai propri cittadini di essere colti per poterli così, di fatto, mantenerli ignoranti per poterli dominare meglio.
Se poi si considera il fatto che in Italia si ha la sindrome da “votite” la questione diventa ancor più deleteria.
Noi invece dobbiamo comprendere che in questo mondo globalizzato, il solo pezzo di carta con su stampigliato il bel voto non serve più a nulla, perché, poi arriva il cinese di turno formato a dovere che da ai nostri ragazzi 4 punti ed una scopa.
Ha dunque ragione la Germania nel voler fermare questi ragazzi.
In fondo se tutti sono bocciarti nessuno lo è, semmai questo anno perso servirà per arricchire l’anno successivo.
Noi abbiamo un dovere morale e materiale nel voler mantenere i nostri standard di qualità.
La scuola italiana infatti è stata sempre il fiore all’occhiello del nostro Paese e la fuga dei cervelli avviene anche e soprattutto, perché i nostri istituti scolastici sono sempre stati in grado di formare in maniera invidiabile i nostri figli.
Chiunque voglia mantenere o promuovere la DaD, come infatti si inizia a vociferare in ambito parlamentare, lo fa esclusivamente per ridurre i costi dell’istruzione (edifici, personale docente e non) e per smontare anche quest’ultimo tassello di sovranità.
A tutto questo noi dobbiamo dire no, ed il nostro no, passa in primis nel fare nostra la proposta di rendere nullo l’attuale Anno Scolastico e poi mediante il boicottaggio di tutte le direttive europee, presenti, passate e future, riguardanti la scuola.
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