COME IL CEMENTO

Di recente mi è capitato di visionare uno di quei tanti filmati ambientati nelle cosiddette “zone rosse” che circolano sul web e che testimoniano, se ce ne fosse ancora bisogno, di come il covid-19 sia un virus che danneggia in modo irreparabile i cervelli piuttosto che i polmoni. Nel filmato in questione si vedono una serie di agenti delle forze dell’ordine assiepati davanti al bar di una città italiana non precisata. L’autore del video è il titolare del suddetto bar il quale, nel registrare le immagini, ci informa su ciò che sta accadendo. In sintesi si viene a conoscenza di un signore presumibilmente diabetico il quale, trovandosi in prossimità del locale pubblico, viene colto da improvviso malore forse causato da una crisi ipoglicemica. Il titolare del bar avrebbe quindi fatto accomodare il malcapitato ad un tavolino all’aperto servendogli prontamente un bicchiere contenente acqua e zucchero per poter ristabilire il giusto livello di glicemia nel sangue. Nel mentre che l’uomo si riprendeva dal malore ecco giungere, una dopo l’altra, ben 4 (quattro!) pattuglie di tutori dell’ordine (due della polizia di stato e due della polizia locale). In men che non si dica i suddetti tutori dell’ordine iniziano a chiedere i documenti a tutti coloro che stazionavano nei paraggi del locale e a stilare verbali su verbali. E ad una precisa domanda dell’autore del filmato un poliziotto afferma di essere giunto con i colleghi sul luogo del “delitto” in seguito ad una segnalazione.

Ora permettetemi una breve parentesi polemica. Chi scrive non ricorda di aver visto o sentito negli ultimi anni di un tale dispiegamento di forze e con tale celerità per contrastare spacciatori, rapine o violenze perpetrate da elementi diversamente italiani. In questi ultimi casi pare che le forze dell’ordine si ritrovino con le mani legate (sic!). Chiusa parentesi.

E quindi quali conclusioni si possono trarre da episodi come quello appena descritto? La prima cosa che mi è venuta in mente dopo la visione di queste immagini è stata il motto latino divide et impera, ovverossia “dividi e comanda”. Con questa locuzione si vuole esprimere il concetto per cui il migliore espediente di una tirannide, di una dittatura o di una qualsiasi autorità per controllare e governare un popolo sia quello di dividerlo, provocando e alimentando rivalità e discordie. Da questo punto di vista non possiamo che dare la mano ai governanti italiani passati e presenti per l’ottimo lavoro fin qui svolto. Non è infatti un mistero per nessuno che a partire dal Marzo 2020 gli esecutivi che si sono succeduti, promulgando leggi assurde ed inique, si siano messi d’impegno per creare uno iato tra le forze dell’ordine e il popolo, rendendo i tutori della legge ridicoli e contemporaneamente odiosi agli occhi degli italiani. Ciò che infatti viene percepito da più parti è che le forze dell’ordine si accaniscano di più verso i cittadini onesti piuttosto che verso i delinquenti. Come se un farmaco per la chemioterapia aggredisse le cellule sane invece di quelle tumorali. Ma non finisce qui, purtroppo. Perchè non solo i nostri governanti hanno messo i tutori dell’ordine contro i cittadini ma sono riusciti anche a creare conflitti e avversioni tra i cittadini stessi. A parte l’imposizione del distanziamento sociale che ormai è chiaro non abbia alcuna utilità medico scientifica ma grazie alla narrazione mainstream invasiva e martellante per cui esisterebbero in Italia persone “irresponsabili” etichettate di volta in volta come negazionisti o no vax, si è creato ad arte un pesante clima di tensione che alimenta i sospetti e le delazioni tra la popolazione. E se i cosiddetti italiani integerrimi sono spinti a denunciare i propri connazionali in quanto presunti untori, così negli anni ’30 gli stessi integerrimi cittadini tedeschi furono spinti a denunciare e ad angariare gli ebrei in quanto presunti artefici di tutti i mali della Germania. Come dire che cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia…

E tutte queste dinamiche mi hanno fatto venire in mente la betoniera. Penso tutti conoscano questo prezioso strumento utilizzato nel campo dell’edilizia. Si tratta di una sorta di enorme contenitore rotante dove al suo interno vengono miscelati, a seconda del loro uso, cemento, acqua, e altri materiali inerti come sabbia o ghiaia. Ora il cemento di per sé si presenta come una polvere finissima e può rimanere in questo stato per secoli. Ma se viene mischiato con l’acqua si innesca un processo chimico per cui, se lasciato a riposo, esso inizia a consolidarsi fino a diventare in breve tempo duro e compatto come la pietra. Perciò nei cantieri edili viene utilizzata la betoniera. Perchè con il suo continuo roteare impedisce al cemento di compattarsi e di conseguenza permette agli addetti ai lavori di poterlo plasmare senza fretta.

Fuor di metafora è lo stesso trattamento che i padroni del mondo stanno riservando all’Italia. Non sembra anche a voi che milioni di italiani siano stati gettati in un’immensa betoniera che impedisca loro di compattarsi? I manovratori dell’Italia hanno già deciso in modo irrevocabile che, vaccino o non vaccino, dovremo stare distanziati gli uni dagli altri per l’eternità e che dovremo vivere per sempre sospettando e diffidando del prossimo. Quindi perfettamente plasmabili come il cemento allo stato semiliquido. E i fautori del Nuovo Ordine Mondiale sanno benissimo che tutto il loro potere e tutto il loro denaro non possono nulla contro un popolo unito e compatto. E se quest’ultimo dovesse pure armarsi i padroni del mondo andrebbero per certo a schiantarsi contro il proverbiale “cemento armato”….

Alessio Pietro Morrone

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