CAPITANO, SE CI SEI BATTI UN COLPO E ORGANIZZA IL 25 LUGLIO DELLA DITTATURA SANITARIA!
Brutta cosa, stare in questi giorni nei panni di Matteo Salvini. Una Settimana Santa senza alcuna certezza della Resurrezione.
Noi che lo lodammo (soprattutto a firma dello scrivente) ai tempi della “lotta agli sbarchi in Sicilia” per motivazioni assolutamente patriottiche; che stigmatizzammo e stigmatizziamo le ipotesi accusatorie circa i sequestri e abusi di potere che ne derivarono,non ricevendone un grazie neanche per terza o quarta o quinta persona. Ebbene, noi possiamo senza timore di urtare la suscettibilità dei tanti amici leghisti de L’ Ortis, mostrare tutta la nostra perplessità e preoccupazione per l’attuale coinvolgimento governativo della Lega.
Sì, è vero che in materia di immigrazione e ius soli la Sinistra è intralciata e meno battagliera che col governo giallorosso: si, è vero che l’impalcatura ideologica generale del governo Draghi, grazie alla diluizione del rosso con il blu forzista e il verde leghista è più blanda che col cattocomunista Conte che aveva buttato la maschera. Sì, è vero che la scomparsa dagli schermi TV della pochette immacolata e del ciuffo del Sommo Leguleio con la sua cadenza vagamente da gagà, ha un grande valore per il sottoscritto e per tanti altri.
Ma questo è il secondo governo della dittatura sanitaria, non dimentichiamocelo. Ogni giorno che passa con poltrone di governo occupate dal “lato B” o di un forzista o di un leghista, si abbinano proporzionalmente al passare del tempo rispettivamente Forza Italia e la Lega alla dittatura sanitaria, ai lock down, alla lenta morte di fondamentali settori di terziario e servizi, al coprifuoco, alla istituzionalizzazione dell’ obbligo vaccinale, ai giochetti cromatici con la cartina politico-amministrativa d’ Italia, alla compressione di gran parte delle libertà costituzionali.
Cosa volete che importi al popolo delle partite IVA del Settentrione zoccolo duro della Lega, se Matteo al Parlamento europeo vada o non vada con Orban, che da anni ormai probabilmente fa uno stucchevole gioco delle parti col Partito popolare europeo? Cosa volete che gliene importi agli albergatori e ristoratori di Madonna di Campiglio, di Pejo, di Ponte di Legno, di Bormio, di Cortina d’ Ampezzo? La scorsa stagione sciistica gravemente danneggiata, questa ormai finita senza neanche la riscossa simbolica degli ultimi giorni pasquali; bar e caffè in tutta Italia boccheggianti, ristoranti agonizzanti, alberghi spesso cattedrali del deserto.
Salvini ha un bel da fare, a tirare Draghi per la giacca con il refrain del “riaprire con sicurezza, ripartire, riprendere a lavorare”. Tanto è Roberto Speranza a dettare la linea col suo “la salute prima di tutto”.
Ci sarà un mezzo liberi tutti non proclamato ma nei fatti, per dare una boccata di ossigeno estiva a tutto il comparto turistico, alberghiero e ristorativo; riapriranno le scuole per un mesetto o due e poi….chissa? I vaccini ci avranno tolto dai guai? Ma se non sappiamo nemmeno quanto duri la loro immunizzazione: sei mesi, un anno, dieci anni? Chiedetelo a Galli o a Bassetti, alla Capua o a Ricciardi: non lo sanno. Ma lo sapete che con l’ indice di contagio RT I a 250 su 100.000 anime, nessuno nell’ eurogabbia potrà dire di esserne uscito restituendo graziosamente (così dicono) la libertà a cittadini e imprenditori?
E Giorgia Meloni sta a guardare, e incassa ogni giorno duecento o cinquecento voti in più.
Se il regime sanitario è una dittatura, e lo è, si sbrighi Matteo Salvini a provocarne in qualche modo un 25 luglio o qualcosa del genere, e a salvare la nostra economia e quanto ancora sopravvive dell’indipendenza italiana.
A. Martino
se veramente difendi gli italiani ferma questa follia