LA DISONESTA’ IMMENSA DEL MONDIALISMO. OSTILITA’ AL VACCINO PERCHE’ NON SOLO NON PROVIENE DA CHI HA PIANIFICATO TUTTO QUESTO, MA ADDIRITTURA E’ UNA GLORIA DI VLADIMIR PUTIN.
L’undici agosto 2020 (ieri, per chi sta scrivendo) il vaccino dell’Istituto Gamaleya ha ricevuto il certificato della registrazione dal ministero della Sanità russo, diventando il primo vaccino contro il coronavirus registrato al mondo.
Il presidente Vladimir Putin, tra l’ altro, ha informato che pure sua figlia ha partecipato alla sperimentazione, non solo senza danni ma traendone effetti positivi. Il vaccino sarà messo a disposizione di qualunque stato del mondo, dietro pagamento di una cifra praticamente simbolica dell’ordine di un milione di dollari; la Federazione russa, per quanto la riguarda, conta di vaccinare tutta la popolazione entro il prossimo inverno.
Il main stream ha fatto filtrare la notizia con un certo disagio implicito, non enfatizzandola e cercando di silenziarla il più possibile. Prevedo che già domani, non se ne parlerà più. Oggi, l’Organizzazione Mondiale (o mondialista, fate voi) della Sanità, che di questi tempi vale più della Corte Costituzionale, ha fatto sapere che ci saranno “controlli rigorosi” sulla validità del siero battezzato dagli scienziati russi “Sputnik 5”.
Nessun Bruno Vespa ha “coperto” la lieta notizia con uno speciale in diretta collegandosi con il Ministero della sanità moscovita, avendo in studio un commosso Piero (o Alberto) Angela, il nostro ministro Speranza, e magari con una telefonata di Papa Francesco.
Mi concedete la presunzione di farvi un’anticipazione? Nel cosiddetto Occidente liberale e democratico non vedremo mai questo vaccino; anzi, gli metteranno i bastoni tra le ruote persino in Russia con la scusa dei parametri sanitari internazionali. Lo dipingeranno come una schifezza nociva propinataci da un “dittatore” per i suoi megalomania e cinismo.
Vergognoso, dico vergognoso: ci tengono tuttora in ostaggio, e non vogliono neanche offrirci la speranza del trovato antidoto.
Il fatto è che sarà pure vergognoso, ma per nulla illogico: Sputnik 5, semplicemente, viene “dalla parte sbagliata”; non proviene da Bill Gates o da qualche burattino di cui le cupole mondialiste tengono i fili e non porta praticamente soldi a nessuno se non spiccioli ai russi; non contiene molecole traccianti; di sicuro, ogni mille o duemila dal mazzo non viene fuori la “Luna nera” buona per dare una sfoltita alla popolazione mondiale. E poi, appunto, non solo renderebbe ormai assolutamente ingiustificabili le dittature tecnico-sanitarie come quella di Roma, ma farebbe respirare i vari Bolsonaro e Trump (il secondo, ormai a ridosso delle elezioni presidenziali).
Comunque vadano le cose, la Russia e la leadership del Presidente Putin reagiscono con orgoglio e nobiltà alle difficoltà del momento prima tra le quali la quotazione del petrolio ad arte abbattuta. La Russia si conferma superpotenza scientifica e della ricerca, non lesinando capitali e risorse umane per una pagina di Storia.
Ancora una volta, ed è proprio il caso di dirlo, “ Ex Oriente lux”.
A.Martino
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